Consueto appuntamento del venerdì mattina con il sondaggio Ixè, svelato nella puntata di oggi di Agorà, in onda, dal lunedì al venerdì su Rai 3 e guidato dal giornalista Gerardo Greco. Distacco che rimane immutato fra il Pd, che ancora una volta risulterebbe il partito più votato dagli italiani con una percentuale che si attesterebbe al 34,4%, con un incremento di mezzo punto percentuale rispetto alla rilevazione della scorsa settimana. In crescita anche il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e del "guru" Gianroberto Casaleggio, che avrebbe una percentuale del 26,5%, in crescita, come il PD, di mezzo punto percentuale.

Il presidente dell'istituto di ricerca Ixè, Roberto Weber, sottolinea che non era mai stato rilevato il Movimento 5 Stelle ad una percentuale così alta.

L'area di Centrodestra

Per quanto riguarda le formazioni politiche di centrodestra, in crescita dello 0,4% la Lega Nord di Matteo Salvini, rilevata al 14,7% mentre viene segnalata in leggero calo Forza Italia al 9,5%, sempre di più sotto la soglia psicologica del 10%. Con questi numeri sembrerebbe scontata la candidatura alla presidenza del consiglio dei ministri del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, tenendo conto dei rapporti di forza che ormai sembrano cambiati. Infine, Fratelli d'Italia viene segnalato costante al 2,8%, sotto la soglia di sbarramento del 3% utile per eleggere rappresentanti alla Camera dei Deputati.

L'unica soluzione rimasta, tenendo conto di questi numeri, è formare una lista unica per avere chance di arrivare al ballottaggio o con il Partito Democratico o con il Movimento 5 Stelle.

Gli altri partiti

Sinistra Ecologia e Libertà viene rilevata al 3,9%, in leggero calo rispetto alla scorsa settimana, mentre Area Popolare (NCD+UDC) risulta in crescita di mezzo punto percentuale e, anch'essa si attesterebbe al 3,9%, percentuale utile per superare la soglia di sbarramento.

Per quanto riguarda i partiti minori, Rifondazione Comunista risulterebbe all'1%, Italia dei Valori allo 0,8%, i Verdi allo 0,3% mentre Scelta Civica, partito fondato dall'ex Premier Mario Monti, si attesterebbe allo 0,2%, scomparendo definitivamente dal panorama politico.