Inaspettate dichiarazioni dell’ex sindaco di Roma (dimissionario) che annuncia una sua partecipazione alle primarie del PD qualora si scegliesse questa formula per decidere il prossimo primo cittadino della capitale. Quella di Marino è una chiara sfida al Governo e al partito che gli ha staccato la spina dopo gli scandali degli scontrini e in seguito all’onda mediatica che chiedeva ormai costantemente le dimissioni di Ignazio Marino.

Per mesi e mesi Marino è stato al centro di un ciclone devastante, tra spese pazze e presenze ad eventi all’estero senza inviti, tanto che il suo consenso popolare è sceso ai minimi storici e tanto da far decidere al suo partito di appartenenza, il PD, di chiedere le dimissioni del Sindaco per il bene della Capitale.

Poi le sensazioni sono man mano cambiate e, specie nelle ultime settimane i sostenitori del sindaco sono cresciuti in maniera esponenziale con manifestazioni pro Marino e inneggianti la tesi del complotto.

Durante la sua legislatura Ignazio Marino ha toccato i poteri forti delle istituzioni, dall’azienda che gestiva i rifiuti alla metro, passando per i dirigenti del comune e i dipendenti mettendo, ad esempio, dei paletti sull’utilizzo della 104 e avviando una vera e propria lotta all’assenteismo.

Undici giorni per ripensarci

Dal canto suo Marino non ha ancora sciolto la riserva sulle sue dimissioni sostenendo di avere ancora undici giorni per verificare se la sua esperienza è davvero giunta al capolinea o no.

Marino adesso percepisce che c’è un grande movimento a suo sostegno, movimento che ogni giorno si arricchisce e si fa sentire tra le strade o sui social, per questo motiva lancia la sfida al partito democratico e al presidente Renzi.

Intervistato da Repubblica il sindaco dimissionario della capitale ha dichiarato di non escludere la partecipazione alle primarie certo di poter ottenere un importante consenso da parte degli elettori. Sulle indagini in corso Marino si difende: ‘non ho mai usato denaro pubblico a fini privati, mi sono dimesso per andare dai magistrati senza alcuna protezione formale’.