Guidare senza patente o violare la prescrizione sulla coltivazione della cannabis a scopo terapeutico non sarà più reato penale. Il Consiglio dei Ministri, riunito stamani a Palazzo Chigi, ha trattato tra i punti all'ordine del giorno il pacchetto depenalizzazioni dando via libera ai relativi decreti legislativi che trasformano in illeciti amministrativi i due reati suddetti.

La coltivazione della cannabis resta un reato

La violazione delle prescrizioni sulla coltivazione della cannabis diventa dunque un illecito amministrativo ma soltanto per quei soggetti che sono stati autorizzati a coltivarla per fini terapeutici.

"Non c'è nessuna depenalizzazione della coltivazione di cannabis a scopo terapeutico - chiarisce il ministro della salute, Beatrice Lorenzin - perchè il Consiglio dei Ministri ha soltanto depenalizzato alcune prescrizioni. In presenza di queste precrizioni in cui ci sono violazioni, scatta inizialmente un'ammenda amministrativa molto pesante e se non si ripristina la regolare procedura viene revocata l'autorizzazione".

Sanzioni pesantissime per chi guida senza patente

Niente processo penale per i soggetti che vengono trovati allaguida di un autoveicolo senza la patente ma le sanzioni, rispetto alle attuali, vengono rese molto più salate. Il responsabile di tale illecito amministrativo infatti rischia una sanzione da 5 mila fino a 30 mila euro.

Le multe attuali vanno da 2.257 fino a 9.032 euro. Resta confermata la confisca dell'auto ed in caso di recidiva resta confermata la sanzione penale.

Immigrazione clandestina, previsto un testo ad hoc

Non rientra nel testo la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, come già annunciato nei giorni scorsi dal governo.

La discussione però è solo rinviata, tornerà all'attenzione dell'esecutivo nei prossimi mesi in un testo creato ad hoc. Il Consiglio dei Ministri ha dato invece il suo assenso al decreto relativo alle "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2015” ed al cosidetto provvedimento "taglia decreti" che riguarda la modifica e l'abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l'adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione.