Passate le feste, ritorna il caos nella sfera politica italiana. Questa volta, la bufera vede come protagonista il Movimento 5 Stelle e, in particolar modo, l’amministrazione comunale di Quarto, presieduta dal sindaco grillino Rosa Capuozzo. Tra i tanti scandali politici che imperversano nello scenario politico italiano, appena ripresosi dall'orrore di "mafia capitale", e in una situazione economica che non fa ben sperare (tra occupazione che sale e pensioni che scendono), un ulteriore avvenimento destabilizzante proviene da questo nuovo "terremoto" che ancora una volta vede presenti le organizzazioni criminali, che sempre più si insinuano nella politica del nostro paese.

L’indagato è l’ormai ex consigliere del M5S De Robbio, espulso dal partito per comportamenti non conformi al programma.

Le accuse

L’ex consigliere De Robbio è stato indagato lo scorso 22 dicembre, insieme ad altre due persone, per tentata estorsione aggravata proprio nei confronti del sindaco di Quarto, Capuozzo (ritenuta parte lesa nel processo) e per voto di scambio, in seguito a delle intercettazioni risalenti al giugno scorso, nelle quali sarebbero presenti personaggi del clan camorristico dei Polverino. Dalle registrazioni si evince che esponenti del clan avrebbero fatto il possibile per favorire l’elezione della Capuozzo a sindaco di Quarto, grazie ad un patto stipulato proprio con Giovanni De Robbio, il quale, dopo le elezioni, avrebbe esercitato delle pressioni sul sindaco per spingerla ad affidare il campo sportivo di Quarto ad Alfonso Cesarano, imprenditore sospettato di avere legami col gruppo dei Polverino.

La difesa dell'onorevole Di Battista

In seguito all’intervento della magistratura, si è scatenato velocemente un enorme putiferio intorno al Movimento 5 Stelle, accusato soprattutto da esponenti delPD, partitoche, a sua volta, in questi giorni ha visto un altro suo consigliere indagato per mafia capitale. Ed è proprio per rispondere a tali accuse che l’onorevole Alessandro Di Battista, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, ha fatto il punto della situazione con otto domande e risposte in merito alla vicenda di Quarto.

Innanzitutto, Di Battista precisa che le accuse nei confronti dell’ex consigliere De Robbio sono assolutamente legittime, ma ricorda anche che prima ancora dell'iscrizione nel registro degli indagati, l’ex consigliere era già stato espulso dal movimento per comportamento non conforme al programma. Il deputato pentastellato prosegue, affermando che i voti raccolti da De Robbio (840) sono stati ininfluenti per la vittoria della Capuozzo a Quarto, che ha ricevuto 9.744 voti contro i 4.020 degli avversari.

Di Battista, inoltre, difende la sua collega, sottolineando che le pretese di De Robbio in merito allo stadio, sono state più volte respinte dal sindaco e che quest’ultimo, nella vicenda, è stato riconosciuto dalla magistratura come parte lesa,dunque non sussiste alcunsospetto di contatto tra la sua amministrazione comunale ed esponenti della camorra di Quarto. Nonostante questo, l’amministrazione è totalmente favorevole a qualsiasi collaborazione con la giustizia.