Le ultime notizie annunciano che Renzi, pur di far approvare il disegno di legge sulle Unioni Civili in tempi brevi, ha accettato le richieste dell'Area popolare eliminando la stepchild adoption, il nodo più controverso dell'intera legge, con il bene placido anche del Pd. Dopo le resistenze del M5S a trovare un accordo e di una parte del suo stesso partito, l'area cattolica, il Premier ha voluto prendere in mano la situazione e chiudere la partita in un modo o in un altro. Ha dichiarato che giovedì ci sarà il voto di fiducia anche se ci sono ancora malumori all'interno della maggioranza o di chi la sostiene come il Ncd, che chiede ulteriori cambiamenti.

La notizia, però, che sorprende tutti è che nonostante lo stralcio della possibilità di adozione da parte delle coppie gay, queste potranno farlo ugualmente. Come? Scopriamolo insieme.

Eliminato articolo 5 del ddl Cirinnà, ma ci pensano i giudici

Una senatrice Pd, Francesca Puglisi, posta sulla sua pagina Facebook come aggirare questo problema e far sì che anche le coppie omosessuali possano adottare un bambino. Dopo aver parlato della delusione per questo ridimensionamento, si dicecomunquesoddisfatta per questo importante passo in avanti per i diritti civili. Ciò che è interessante, però, è che rivela con naturalezza che dove non arriva la legge dello Stato, ci pensano i giudici dei tribunali.

Scrive, infatti, che i togati potranno assegnare, comunque, i bambini alle coppie gay richiedenti basandosi sul "detto non detto" di questa nuova legge, facendo riferimento in particolare all'articolo 44 proprio delle adozioni. In questo modo sarà aggirata la mancata approvazione della stepchild adoption, che tanti problemi ha creato a Renzi in queste ultime settimane.

Futuri scenari politici

Se questa notizia fosse vera, la battaglia dell'area più moderata degli schieramenti di maggioranza si sentirebbe defraudata ed ingannata. Naturalmente l'opposizione insorgerebbe per quella che riterrebbe un' ulteriore violazione dei diritti del parlamento a legiferare, dopo un'attenta discussione in aula soprattutto se si trattano temi così delicati come i bambini. Nulla, però, potrebbe cambiare una volta approvata la legge sulle Unioni civili così com'è impostata ora. Sempre se queste indiscrezioni fossero confermate.