Via al primo step pubblico per la definizione, tra una rosa di quattro nomi, del candidato a sindaco del Partito Democratico di Vittoria, domenica scorsa nella sala conferenze della Fiera Emaia.Una storia mai vista,per usare il linguaggio dei giovanissimi, per definire una forma di inclusione popolare delle scelte politiche di una città, ben lontani dalla modalità asettica di un click sul web, preferita dal M5S, odalle solite primogeniture autoreferenziali che in politica non mancano mai.Fin quì i candidati sono Lisa Pisani (imprenditrice), Concetta Fiore (consulente), Gaetano Bonetta (rettore in quiescenza) e Fabio Nicosia (docente scuole medie superiori).

A introdurre i lavori sono stati il presidente del locale Pd, Emanuele Tomasi, il segretario cittadino, Francesco Cannizzo, ed il segretario provinciale, Gianni Denaro.Il primo intervento è stato di Concetta Fiore, che ha parlato del suo percorso politico in seno all'attuale Amministrazione comunale, esternando orgoglio per averne fatto parte.Bonetta, attualmente assessore alla Cultura, invece, haparlato dell'avvio di un progetto di formazione professionale continua, attraverso cuifar incontrare domanda e offerta del lavoro.

Limitare l'entrata di prodotti ortofrutticoli in Ue

A seguire l'intervento di Lisa Pisani che ha focalizzato uno dei temi più caldi in città: la caduta verticale dei prezzi nel settore ortofrutticolo.

Ha proposto una strategia per aggredire questa crisi a partire da una protesta contro la GDO che determina la vendita nei supermercati degli ortaggi come fossero beni di lusso, mentre lascia poco ai contadini. Pisani ha riferito di aver già preso contatti con l'Eurodeputato Michela Giuffrida per limitare i prodotti non Ue nei mercati dell'Eurozona.

Poi la presentazione della candidatura di Fabio Nicosia che, in un excursus dettagliato della storia politica della città, ha fatto cenno agli antagonisti dei movimenti politici avversari spiegando il bisogno di serenità in città, scevra dalla politica urlata ed autoreferenziale. E' apparso subito chiaro il pesante mandato politico di cui la platea l'ha investito.

Del resto incarna l'esperienza di un'attività politica piena di contenuti spendibili. Nicosia ha chiarito la necessità di dare spazio a quanti vogliono impegnarsi, oltre alle figure interne che ritiene tutte valide, ma che è disposto a compiere un balzo in avanti se le condizioni dovessero determinare un suo impegno definitivo. F. Nicosia ha parlato di programmazione del territorio su tre assi di sviluppo della città: agricoltura, turismo e cultura, che sono i pilastri attuali e futuri dell'economia di Vittoria e Scoglitti. A chiudere il lavori, accolto da una standing ovation il sindaco, Giuseppe Nicosia, che, dopo aver ripercorso in sintesi i suoi dieci anni di amministrazione parlando di una rivoluzione socioculturale della città, ha dedicato buona parte del suo intervento, più volte interrotto da applausi scroscianti, all'analisi dei candidati avversari e di come si sono calati, in maniera totalmente autoreferenziale, nel ruolo di candidato a sindaco.

In seguito, con la l'aplomb di leader, ha spiegato come "nel volgere di 15 - 20 giorni si dovrà procedere ad ulteriori incontriper filtrare via via le proposte ed addivenire ad una sintesi comune e largamente condivisa dal partito e dalla città. La rosa delle proposte tuttavia non è ancora chiusa ed aspettiamo le proposte che arrivano dalle altre forze politiche e dalla città in generale".