Continua la bagarre politica intorno alle Unioni civili, le ultime news aggiornate ad oggi 1 febbraio ci dicono che la polemica è tutt’altro che risolta. Dopo il Family Day di domenica a Roma, ora tocca ai nostri politici mettere la parola fine sulla vicenda e dare il loro responso una volta per tutte. Domani, martedì 2 febbraio, i parlamentari si incontrano per il voto sulle pregiudiziali e sulle sospensive, quindi in realtà ancora non c’è una data reale per l’inizio delle votazioni degli emendamenti, così come naturalmente non c’è nemmeno una data per il voto conclusivo sul provvedimento.
Ma cosa dice precisamente il ddl Cirinnà in merito? Vediamo quali sono i punti salienti del disegno di Legge proposto al Senato.
Ddl Cirinnà: i punti salienti per le unioni civili
Il disegno di legge si propone di disciplinare ed inscrivere all’interno del codice civile le coppie di fatto, non solo omosessuali, ma anche la convivenza tra partner eterosessuali non sposati. Sono 5 i punti salienti che il testo della Cirinnà prende in esame, Adozioni, Costituzione unione civile, Cause impeditive, Regime giuridico, Reciproca assistenza.
Adozioni - Il primo punto è probabilmente quello che più di tutti sta dividendo il mondo politico e non solo. In esso possiamo leggere che il testo estende alle unioni civili la cosiddetta Stepchild adoption, ovvero l’adozione del figlio biologico di uno dei due conviventi all’interno della coppia di fatto creatasi.
Il testo non presenta alcuna modifica riguardo alla fecondazione assistita, ma la maggior preoccupazione è che tale punto possa aprire al fenomeno della madre surrogata o ad altri sistemi di fecondazione legali all’estero.
Costituzione unione civile - Il secondo punto equipara in un certo qual modo l’unione civile al matrimonio civile, i due partner vengono registrati alla presenza di un ufficiale del comune e possono anche scegliere di adottare un unico cognome per entrambi (come accade alle mogli durante il matrimonio tradizionale).
Libertà di coscienza per le unioni civili
Sicuramente anche questo secondo punto del ddl sulle unioni Civili avrà fatto storcere il naso ai tanti contestatori, ma si tratta naturalmente di un passaggio fondamentale per attuare gli ultimi due punti i quali sono di ordine giuridico. Prima però tocca dare uno sguardo al terzo.
Cause impeditive – Il legame può essere stabilito solo se non vi sono vincoli inerenti il matrimonio tradizionale; i due partner non devono essere contemporaneamente anche sposati con terzi, naturalmente devono essere maggiorenni e in pieno possesso delle proprie facoltà mentali.
Regime giuridico – con l’unione civile i diritti dei due partner vengono in tutto e per tutto equiparati a quelli delle coppie sposate e quindi valgono i medesimi articoli del codice civile.
Reciproca assistenza - Quest’ultimo punto riconosce alle coppie il diritto di assistenza sanitaria, carceraria, unione e separazione dei beni eccetera.
In sintesi, gli ultimi due punti rappresentano la pratica di quel che nel secondo punto viene stabilito. I parlamentari saranno chiamato a votare appellandosi alla propria libertà di coscienza, cercando di rimanere scevri da dialettiche partitocratiche e di origine ideologica. Per rimanere aggiornati sulle prossime news vi invitiamo a fare click sul tasto Segui in alto a sinistra.