Giochi fatti per la nomination democratica alla Casa Bianca? I sostenitori di Bernie Sanders dicono che non è detta ancora l'ultima parola. Il senatore del Vermont ovviamente guarda i numeri e si mantiene prudente. Hillary Clinton è in netto vantaggio ma intanto lui manifesta ampia soddisfazione per i risultati di ieri, ai caucus in Alaska, isole Hawaii e Stato di Washington. Il "vento dell'ovest" lo premia a pieni voti, Sanders ha vinto nettamente mettendo di fila un lusinghiero tris.

I risultati del 26 marzo

In tutte le circostanze, l'affermazione di Bernie Sanders non ammette repliche sul fronte avverso.

Hillary Clinton è costretta ad incassare tre sconfitte che, stando ai numeri, ridanno vigore al compagno di partito. Si tratta in ogni caso di tre Stati che mettevano in palio un numero limitato di delegati. Ben più importanti le primarie del Wisconsin del 5 aprile, dove ad attendere i due candidati democratici ci saranno 96 delegati. In Alaska intanto Sanders vince con oltre l'80 per cento contro il 19,3% della Clinton e passa con oltre il 70 per cento negli altri due caucus: nelle Hawaii ottiene il 70,6 contro il 29,2 dell'ex first lady; nello Stato di Washington ottiene il 72,6 per cento, per Hillary invece il 27,2. Bernie Sanders ora è ad una quota complessiva di 982 delegati, Hillary Clinton guida sempre con un ampio margine, 1.701 sono i delegati finora raccolti dall'ex segretario di Stato.

La corsa è ancora lunga, Per conquistare la nomination democratica servono 2.383 delegati sui 4.764 complessivi. Ad Hillary Clinton ne mancano 682.

Appuntamento in Wisconsin il 5 aprile

Il prossimo appuntamento con le primarie negli Stati Uniti, per entrambi gli schieramenti, è fissato al 5 aprile con il voto in Wiscosin. La situazione attuale tra i Repubblicani, come noto, vede nettamente in testa Donald Trump che ha finora totalizzato 739 delegati contro i 465 di Ted Cruz.

Al terzo posto John Kasich con 143 mentre Marco Rubio che ne aveva conquistati 166si è ritirato dalla corsa elettorale dopo la netta sconfitta alle primarie in Florida. Per la nomination repubblicana occorrono 1.237 delegati su 2.472 complessivi, a Trump ne mancano pertanto 498.