Le unioni civili ora sono legge è lo stesso premier a dire: "E' andata, e' legge". Un percorso lungo tortuoso e difficile, ma alla fine c'è stato il vialibera definitivo dell’Aula della Camera alla legge. Il testo per il quale la Boschi, aveva chiesto la fiducia alla Camera è stato approvatocon 372 voti a favore e51 contrari, mentre99 sono stati gli astenuti. La legge sulle unioni civili però crea una scia di polemiche e divide. E' proprio il leader del comitato "Difendiamo i nostri figli" promotore delFamily day, MassimoGandolfini a lanciare il suo attacco contro quella che definisce arroganza politica: "Renzi va fermato e a ottobre bisogna dire no al referendum sulla costituzione".

Governo in festa

Il risultatoottenuto dal governo, con il passaggio della legge, è stato immediatamente enfatizzatodalla Boschi, che lo ha definito comeun giorno di festa per tutti gli italiani e tutte le italiane. Il governo è fiero del risultato raggiunto, su una legge lungache ha trovato sul suo percorso di realizzazione tante difficoltà. Grazie a questa legge il governo, arriva finalmente a dareuna risposta ai diritti e alleaspettative di tante persone.

Il paese è diviso sulle unioni civili

Il governo e il premier Renzi ottengono un grande risultato con questa leggeinun momento in cui, stando ai sondaggi,gli italiani non hanno più fiducia in luie l'approvazione del ddl Cirinnà non potrà fare altro che dividere e frammentare ancor più il Parlamento.

Al coro degli scontenti, insieme al leader del Family Day Massimo Gandolfini che ha sempre definito la legge come incivile, anticostituzionale e offensiva nei varipassaggi perché controi regolamenti della stessa costituzione, si è aggiunto da li a poco anche lareazione della Cei,con monsignor Nunzio Galantino che ha sempre parlato di una sconfitta per tutti in riferimento alla legge sulle unioni civili.

Ma premier egovernotirano dritto, come è nella natura di Matteo Renzi che ha sempre dichiarato noi siamo il "governo del fare" e sulla questione ha sempre ribadito che le leggi sono fatte per le persone e non per le ideologie. Noi del governo scriviamo pagine importanti per l'Italia del futuro, l'Italia che vogliamo.