Negli ultimi tempi la dieta vegana è al centro di molti dibattiti. Molti bimbi, in Italia, sono finiti in ospedale a causa dello stile alimentare veganoimposto dai genitori. Forza Italia vuole evitare che, in futuro, i bimbi corrano il pericolo di denutrizione, patologie o, peggio ancora, morte per colpa della dieta vegana.

Non permette ai bimbi di crescere correttamente

Ognuno può scegliere lo stile alimentare che vuole ma non può imporre ai minori diete che compromettono il corretto sviluppo psico-fisico. Ecco perché Elvira Savino, deputata di Forza Italia, ha deciso di presentare un progetto di legge al riguardo.

In sostanza, si vuole evitare ai genitori vegani, o che seguono diete 'particolari', di imporre le loro abitudini alimentari ai figli minori. La dieta vegana, secondo la Savino, non permette ai bimbi di crescere correttamente perché non contempla alimenti contenenti principi nutritivi fondamentali per uno sviluppo psico-fisico ottimale. La proposta di legge della Savino, dunque, non fa altro che conformarsi a quelle recenti sentenze che hanno obbligato i genitori a garantire una corretta alimentazione per i figli. E una corretta alimentazione per i minori non è certamente rappresentata dalla dieta vegana.

Dieta vegana: reclusione fino a un anno

Nel preambolo della proposta di legge, la forzista sottolinea che in Italia, negli ultimi anni, si è diffusa l'opinione secondo cui la dieta vegetariana e quella vegana facciano bene alla salute.

Il problema non si pone, secondo la Savino, quando sono gli adulti, responsabili delle loro scelte, a seguire tali regimi alimentari 'radicalizzati'. Sono i minori, invece, a subire le conseguenze di tali diete. Se un minore o un adolescente segue una dieta vegana non assume sostanze importanti per lo sviluppo fisico e psichico, come ferro, zinco, vitamina D e omega-3.

Come fare per indurre i genitori vegani o vegetariani a far seguire ai figli una dieta sana ed equilibrata? Modificando il codice penale. Nella proposta di legge firmata da Elvira Savino, infatti, è prevista addirittura la reclusione fino a un anno per chi "impone o adotta nei confronti di un minore degli anni sedici, sottoposto alla sua responsabilità genitoriale o a lui affidato per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore stesso".