Continua a farsi strada la campagna italiana "Legalizziamo!". Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di una battaglia che ha come scopo quello di raggiungere la legalizzazione della cannabis in Italia. In altri Paesi nel mondo è già stata attuata, come in Svizzera, ma per noi italiani il futuro è ancora incerto per quanto riguarda questo discorso.

L'Italia divisa in due per la legalizzazione della cannabis

Attualmente l'obiettivo posto dai sostenitori della campagna "Legalizziamo!" è quello di ottenere 15mila firme in soli tre giorni, che possano assicurare in futuro la vittoria in questo campo.

Per presentare il progetto di legge è necessario raggiungere 50mila firme in tutto. Questo progetto è sostenuto da Radicali Liberi, Possibile! e dal gruppo Alternativa Libera. Ma sono molte le persone che all'interno del nostro Paese vorrebbero vedere attuata la legge che garantirebbe in futuro la legalizzazione della cannabis. Per ora, secondo quanto dichiara durante la conferenza stampa Marco Cappato, presidente dei Radicali Liberi, con certezza ci saranno 38mila firme raccolte. Più le 15mila che si dovrebbero raccogliere in questi giorni farebbero raggiungere il totale delle firme necessarie per il progetto di legge.

L'Italia sotto questo aspetto è divisa in due. Infatti più del 50% vorrebbe rendere la cannabis legale, ma il restante proibizionista è convinto che non sia necessario attuare una legge del genere che in futuro potrebbe solo alimentare il peggioramento delle condizioni del nostro Paese.

Secondo i sostenitori invece la legalizzazione porterebbe maggiore sicurezza in tutta la Nazione.

La sindaca Chiara Appendino firma per "Legalizziamo!"

Anche Chiara Appendino, sindaca di torino, ha deciso di prendersi una grande responsabilità firmando a favore della campagna "Legalizziamo!". Basti pensare come il capoluogo piemontese sia stato sempre favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, quindi la firma e l'adesione della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali della città era inevitabile.

A Torino, già dal 1996, era stato chiesto di creare degli spazi di consumo controllato come è stato fatto recentemente a Parigi. Questo terrebbe quindi sotto controllo i 4 milioni di italiani che fanno uso di cannabis.

L'ultima mobilitazione nazionale per la raccolta di firme avverrà nei giorni 21, 22 e 23 ottobre.