Matteo Renzi è stato chiaro: con la nuova Legge di Stabilità, l'Italia dovrà voltare pagina. Durante l'assemblea Anci, a Bari, il Presidente del Consiglio ha fatto il punto sui passaggi salienti della nuova riforma. Tra questi vi saranno l'assunzione di diecimilia nuove figure professionali nella Pubblica Amministrazione e, soprattutto, l'abolizione di Equitalia.

Equitalia, addio

Matteo Renzi ha fatto il punto sulla nuova Legge di Stabilità e si è focalizzato su alcuni punti che dovrebbero dare un nuovo volto all'economia italiana. L'abolizione di Equitalia è tra gli argomenti di maggior interesse per gli italiani.

Il Premier ha spiegato che "si indicherà la creazione di un modello diverso, con interventi di riorganizzazione del rapporto cittadino-pubblico ufficiale".

Il Presidente del Consiglio ha affermato di avere adeguate assicurazioni da Ernesto Maria Ruffini (Amministratore Delegato di Equitalia), che, a partire dal 7 novembre chi è in ritardo con i pagamenti, riceverà direttamente un sms sul cellulare. Se questo fosse vero si chiuderebbe dopo 11 anni (9 da quando l'exRiscossione S.p.a. assunse il nome Equitalia) l'esperienza iniziata con l riforma della riscossione dei tributi varata dal Governo Berlusconi III.

Nuove assunzioni

Matteo Renzi ha dettato i punti salienti della nuova Legge di Stabilità durante l'assemblea Anci che si è tenuta a Bari.

Oltre all'abolizione di Equitalia, l'altro aspetto importante della legge è quello relativo all'assunzione di diecimila nuove unità nella Pubblica Amministrazione. Il Premier ha assicurato un maxi piano per assumereforze dell'ordine, infermieri e dottori.

Lo scopo è quello di arginare il futuro turn over che rischia di privare di numerose unità gli organicifuturi dei lavoratori statali.

Renzi ha voluto anche invitare ad una maggiore responsabilità gli impiegati pubblici. Il Premier ha affermato che "bisogna rottamare la filosofia ‘Checco zaloniana' dell'impiegato pubblico". Questi ultimi devono tornare a fare il loro dovere e provare orgoglio per servire il loro Stato.