Ricorderete senz'altro tutti quanto accaduto venerdì scorso, in occasione della visita ufficiale del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in quel di Avellino, quando Luca Abete, giornalista del TG satirico di Canale 5, 'Striscia la Notizia', è stato fermato dalla polizia, nonchè malmenato.
Abbiamo seguito, negli ultimi giorni, l'evolversi della vicenda (il giornalista ha riportato ferite guaribili in sette giorni) e, a questo proposito, ci sono da registrare le scuse ufficiali da parte del vice questore aggiunto, Elio Iannuzzi.
Ultime news scuola, giovedì 20 ottobre 2016: il vicequestore Iannuzzi si scusa con Luca Abete
In un'intervista pubblicata quest'oggi, giovedì 20 ottobre, dal quotidiano partenopeo 'Il Mattino', Iannuzzi ha dichiarato di assumersi le responsabilità per quanto accaduto e di volersi scusare con l'inviato del TG di Antonio Ricci, per le parole da lui pronunciate durante la colluttazione.
Ricordiamo che il vice questore aggiunto aveva apostrofato Luca Abete con i termini 'pagliaccio' e persino 'mongoloide'.
Aggressione Luca Abete: interrogazione M5S ai ministri Giannini e Alfano
La vicenda, però, sembra non finire qui perchè il Movimento Cinque Stelle ha deciso di presentare un'interrogazione scritta al Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in merito al video trasmesso lo scorso 17 ottobre da 'Striscia la Notizia', documentante l'aggressione subìta dal giornalista Luca Abete, al quale è stato impedito di intervistare l'onorevole Giannini.
'Siamo rimasti tutti basiti nel guardare quel video' - ha dichiarato Vilma Moronese, portavoce del Movimento Cinque Stelle - ed ecco perchè abbiamo deciso di interrogare i ministri. 'I cittadini che hanno visto quel filmato si sentiranno sempre meno tutelati dallo Stato. Non è semplice accettare quanto visto in quel video. Al cittadino non si deve mai far mancare quel senso di fiducia, fondamentale elemento nel suo rapporto con lo Stato' ha sottolineato la cittadina senatrice del M5S che ha provveduto a presentare, insieme ad altri colleghi, l'atto ispettivo al Senato della Repubblica.