Questo venerdì 28 ottobre amargine della presentazione del libro 'Rivoluzione Socialista' di Enrico Rossi al Tempio di Adriano a Roma, Blasting News ha intervistato il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, esponente di SEL-sinistra Italiana. Ecco le sue parole.

Smeriglio, come mai partecipa a questa presentazione del libro di Enrico Rossi?

Come anche dice il libro di Enrico Rossi, chiamato appunto "Rivoluzione socialista", occorre avere l'ambizione di parlare di questioni più ampierispetto a un singolo passaggio costituzionale per quanto molto importante per il nostro Paese. Su questo tema non la penso esattamente come Rossi, ma invece più in generale il suo posizionamento dentro lo scenario della discussione sulla sinistra nel nostro Paese è molto interessante perché si sottrae all'organizzazione del dibattito fatta per bande e per filiere, questo per me è già molto positivo.

Ma lei conferma, come la maggioranza delsuo partito, di essere per il No al referendum, oppure è più vicino a posizioni come quella di Pisapia?

"Questo passaggio riguarda i cittadini italiani, io vengo dalla sinistra e consideriamo che secondo dei sondaggi il 67% del popolo che vota SEL-Sinistra Italiana è disponibile a votare No, però c'è un 33% che vota Sì e quindi vuol direche la questione è piuttosto mossa.

Per quanto mi riguarda ribadisco il mio No convinto nel merito della riforma costituzionale, sul Titolo V e sulla ri-centralizzazione delle funzioni. Poi il Premier Renzi qualche errore di posizionamento in questo passaggio l'ha compiuto: far coincidere un referendum su sé stesso con uno Costituzionale e con una legge elettorale discutibile, non ha aiutato a entrare nel merito del tema".

Secondo lei è possibile che dal 5 dicembre mutino gli equilibri a sinistra e possiate avere nuove interlocuzioni con il Pd?

"Io penso che esiste un merito, che è importante, e spero che vinca il No per difendere le ragioni della Costituzione attuale. Poi è evidente che tutti noi lavoriamo affinché dal 5 dicembre si possa riaprire una discussione che finora è stata piuttostocomplicata, un nuovo disegno con la vittoria del No potrebbe favorire una riapertura della discussione a sinistra, su questo non c'è dubbio".

Su quest'ultimo tema Smeriglio è tornato anche durante il proprio intervento dal palco della presentazione del libro di Enrico Rossi, in particolare affermando: "Io penso che c'è un tema, quello di riaprire una partita fra i Governi del sud dell'Europa (Grecia, Portogallo e magari Italia e Spagna) e immaginare scenari alternativi.

Questo approccio ci permetterebbe, soprattutto dopo il Referendum perché adesso l'aria è inquinata e sarebbe impossibile, di riaprire a sinistra una discussione vera per la ricostruzione del campo progressista. Perché i populismi esistono e sono forti (anche se a Roma stanno dimostrando di governare male) e la destra è fortissima nella società italiana socialmente e culturalmente, basta andare su un autobus o in metropolitana per capirlo, ha un problema di contenitore e di leadership,ma non di insediamento sociale.

Quello invece è un problema nostro e quindi è più grande, rimane il tema di come noi riorganizziamo un polo progressista e democratico capace non solo di provare a vincere le elezioni ma anche di governare il Paese dentro uno scenario che non è quello del liberismo temperato".