Il Movimento 5 Stelle passa al contrattacco. La vicenda delle indagini sulla sindaca di Roma Virginia Raggi potrebbe travolgere il partito. Il rischio è quello di perdere consensi a causa di quelle stesse campagne giornalistiche che, solo pochi mesi fa, quando si sono scagliate contro l’amministrazione Marino, hanno sicuramente aiutato il partito di Grillo a vincere le elezioni amministrative nella Capitale.

Così Beppe Grillo sul suo blog ha smentito seccamente l'indiscrezione, apparsa sul "Corriere della Sera", riguardante una telefonata molto accesa con la prima cittadina, terminata con l’accusa di essere stato ingannato da lei.

Il fondatore del M5S ha sottolineato come la Raggi abbia rispettato il codice etico (appena approvato dagli iscritti), poiché ha "tempestivamente informato il movimento e i cittadini dell'invito a comparire ricevuto". Inoltre il leader genovese ha aggiunto che è molto vicino alla sindaca in questo doloroso momento che sta affrontando con serenità. Infine Grillo ha attaccato duramente il "Corriere", in merito a quelle che ha definito "fake news".

Gli incontri tra Marra e Di Maio

Al centro delle polemiche vi sono le accuse di falso e abuso d’ufficio contro Virginia Raggi, relative alla nomina alla direzione del dipartimento Turismo di Renato Marra, fratello di Raffaele, capo del personale a Roma.

Un’inchiesta che rischia di indebolire il M5S proprio adesso che, con la sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum, le elezioni politiche non sembrano così lontane.

Ma il movimento reagisce anche con Luigi Di Maio, che risponde duramente ad altre indiscrezioni, pubblicate sempre sul "Corriere della Sera": secondo Fiorenza Sarzanini, nelle chat tra i vertici del Campidoglio, acquisite come prove dai magistrati romani, ci sarebbe la dimostrazione di almeno altri due incontri – oltre a quello ammesso dai diretti interessati – tra Raffaele Marra e Di Maio.

Inoltre per il quotidiano milanese, le consultazioni tra il dirigente arrestato e il vicepresidente della Camera sarebbero servite per definire tutti gli incarichi al Comune: Di Maio avrebbe, quindi, dato il nulla osta alla nomina di Renato Marra.

Di Maio smentisce

Luigi Di Maio replica minacciando querele ed attaccando il giornale che ha pubblicato lo scoop, ribadendo di aver incontrato Marra una sola volta nel suo ufficio alla Camera, dandone prontamente notizia e raccontandone anche i contenuti.

Di conseguenza, le notizie pubblicate sarebbero completamente false. Eppure le indiscrezioni continuano ad aggiungere particolari alla vicenda.

Secondo "La Stampa", in una delle conversazioni nella chat di Telegram "Quattro amici al bar", Virginia Raggi, rivolgendosi a Salvatore Romeo, Daniele Frongia e Raffaele Marra, avrebbe scritto che le nomine di alcuni assessori al Comune le erano state imposte, smentendo così le ripetute dichiarazioni di indipendenza da Beppe Grillo, dai parlamentari romani più in vista e dalla Casaleggio Associati.

Tutte queste rivelazioni rischiano di indebolire il movimento: da ciò nascerebbero i tentativi – ipotizzati dai giornali e prontamente smentiti dalla Raggi che arriva a definirli "fantasie" – di chiudere la vicenda al più presto, con un patteggiamento della sindaca verso un giudizio immediato.