Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e innovatore, come di consueto, ha espresso pubblicamente il suo proposito per l’anno appena iniziato. Il suo progetto per il 2017 è quello di intraprendere un tour negli Stati Uniti.

«Ogni anno mi prendo l’impegno di affrontare una sfida personale per imparare cose nuove e crescere al di là dal mio lavoro», si legge nella sua pagina facebook. «Negli ultimi anni, ho corso 365 miglia, costruito una semplice intelligenza artificiale per la mia casa, letto 25 libri e imparato il mandarino. La mia sfida personale per il 2017 è viaggiare e incontrare persone in ogni stato degli Stati Uniti, entro la fine dell'anno.

Sono già stato a lungo in molti stati, quindi, quest'anno, dovrò percorrere circa 30 stati per completare questa sfida».

I viaggi prenderanno forme diverse. Alcuni coinvolgeranno sua moglie Priscilla Chan, altri saranno brevi soste in piccole località, visite agli uffici di facebook in tutto il paese, incontri con scienziati e gente comune. Zuckerberg è aperto anche a suggerimenti che arriveranno lungo il cammino.

Il lungo tour avrà anche lo scopo di guardarsi intorno e analizzare da vicino il problema del digital divide. Il fondatore di facebook afferma che se l’enorme sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha portato benefici a molti, ha reso anche la vita difficile a chi non ha avuto la possibilità di essere coinvolto nel cambiamento.

«Ciò ha contributo a create il più grande senso di divisione mai provato nella mia vita», continua Mark Zuckerberg, «Bisogna trovare il modo di cambiare le carte in tavola, in modo che tutti possano partecipare al gioco».

Il viaggio di Mark Zuckerberg e gli indizi di una svolta politica

Nelle ultime ore, molte agenzie e quotidiani, stanno interpretando il proposito di Mark Zuckerberg come l’ennesima conferma che l’imprenditore americano voglia entrare in Politica.

A inizio dicembre, erano state pubblicate delle indiscrezioni che indicavano una probabile svolta di Mark Zuckerberg in tal senso. Tra gli atti di una class action, che lo aveva visto coinvolto, si leggeva di uno scambio di messaggi che lasciavano intuire che Zuckerberg stava discutendo, con due consiglieri di amministrazione, un ipotetico piano per mantenere il controllo di facebook nel caso di una sua “funzione governativa”.

Nel giorno di Natale, Mark Zuckerberg, replicando a un commento sulla sua pagina facebook, aveva affermato pubblicamente di non essere più ateo, condizione che, riporta il quotidiano inglese The Guardian, è «uno dei più grandi svantaggi che un potenziale candidato presidenziale può avere, secondo una ricerca del Pew Research Center»

Un invito aperto a tutti

Oltre che come sfida personale, Mark Zuckerberg considera il suo buon proposito aperto a chiunque. Non chiede di seguirlo nel tour negli Stati Uniti ma di viaggiare… Di fare almeno 12 viaggi, uno al mese, anche in località vicine dove non si è mai stati prima, di incontrare nuove persone. Ed anche se non si riescono a visitare 12 luoghi diversi l’esperienza di incontrare nuove persone sarà comunque una grande occasione di crescita personale.

A questo scopo, Zuckerberg ha creato due gruppi Facebook, uno dedicato a chi viaggia negli Stati Uniti e un altro aperto ai viaggiatori in tutto il mondo, come luogo di scambio delle proprie esperienze.