Oggi è arrivata la sentenza per la strage di Viareggio in cui persero la vita 32 persone nel giugno del 2009. Infatti il Tribunale di Lucca ha condannato, tra gli altri, anche Mauro Moretti, attuale Amministratore Delegato di Leonardo, ex Finmeccanica, azienda attiva nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza, in cui il maggior azionista è il Ministero dell'Economia e delle Finanze e cioè lo Stato.

Titolo Leonardo in perdita

Oggi è caduto in Borsa il titolo Leonardo e la questione ora è nelle mani della politica, visto che la nomina di questi dirigenti pubblici spetta appunto alla politica essendo un'azienda pubblica.

E quindi la sentenza di Viareggio pone un nuovo problema sulla strada del Governo Gentiloni, perché se l'impatto della notizia è di facile lettura sul grafico della quotazione odierna delle azioni Leonardo che precipitano in pochi minuti di oltre il 3%, la portata politica è l'argomento vero.

Le opposizioni ne chiedono le dimissioni

Con le opposizioni quasi tutte schierate nella richiesta di dimissioni di quello che oggi è l'Amministratore Delegato di una delle più importanti aziende pubbliche italiane. Anche nel PD arriva qualche voce in questa direzione, mentre dal Governo e dal Ministero dell'economia, che spetta la nomina dei vertici delle aziende di Stato, nessun commento. Non è piaciuto il Manager che 3 anni fa l'ex Premier, Matteo Renzi, portò dalle Ferrovie di Stato alla guida di Finmeccanica, diventata l'anno scorso Leonardo.

La partecipata più importante per l'azienda Italia, alla quale il nuovo Amministratore Delegato era chiamato a dare nuovo smalto, dopo le vicende giudiziarie che avevano colpito il predecessore. Ora a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato, la condanna a 7 anni per omicidio colposo, rischia di trasformarsi in un caso di difficile gestione.

In primavera nomine dei nuovi vertici

Le nomine dei nuovi vertici delle aziende di Stato sono previste in primavera, oltre a Leonardo-Finmeccanica, ci sono in ballo Enel, Eni e Poste Italiane. E se fino a dicembre si pensava ad una conferma in blocco, il caso Moretti crea ulteriori tensioni su questo fronte. Tanto più che il destino del Governo Gentiloni è legato alla partita del "voto anticipato".

Da parte sua l'interessato che non ha nascosto la volontà di un secondo mandato, non commenta la sentenza e che non avrebbe nessuna intenzione di fare un passo indietro. Le dimissioni, a tre mesi dalla scadenza del mandato, diventano soprattutto un fatto politico e che dovrebbero arrivare direttamente dal Premier.