Martedì 17 gennaio la sindaca di Roma Virginia Raggi (M5S) è intervenuta a Di Martedì su LA7. Ha parlato della situazione di #Roma e del lavoro dell’amministrazione a cinque stelle in questi primi sei mesi di mandato.
“La macchina amministrativa di Roma è uscita a pezzi da Mafia Capitale. Abbiamo trovato una città in ginocchio”
Virginia Raggi non crede alla logica dei cento giorni, una dinamica per la quale spesso le amministrazioni appena insediate mettono in campo dei provvedimenti per dare l’impressione di lavorare da subito. Lo spiega così a Di Martedì: “Dare una mano di bianco, per far vedere ai cittadini che si è subito attivi spesso non paga, perché quella mano di bianco è fatta o con una vernice scadente, o con una procedura che non va bene o soprattutto con costi maggiori che ricadono sulle amministrazioni future.
Stiamo pagando adesso i debiti che hanno lasciato le amministrazioni precedenti. Abbiamo bisogno di tempo”.
Per quanto riguarda le difficoltà di questi primi sei mesi di amministrazione, la #Raggi ritiene che molti problemi siano stati gonfiati: “Credo che su molte cose ci sia stata un’enfatizzazione: si sono dimessi due assessori, poi sostituiti, e per mesi si è parlato di giunta dimezzata. È una situazione in cui si sono trovati molti sindaci, basti pensare ai miei predecessori”. Ha da dire qualcosa anche alla stampa: “Secondo i giornalisti che hanno fatto del terrorismo psicologico durante le ferie natalizie, entro il 9 gennaio sarei dovuta essere incarcerata o appesa sulla pubblica piazza.
Oggi siamo al 17 e per quanto mi risulta non sono indagata. Se dovessi ricevere un avviso di garanzia valuteremo la situazione”.
“Abbiamo il compito di far rinascere Roma. Marra? Un errore di valutazione”
Sulla situazione interna al movimento, il commento della sindaca è netto: “Ci siamo assunti l’onere di governare una città in macerie, abbiamo trovato una situazione disastrosa.
È tutto da ricostruire e siamo concentrati in questo senso. Al nostro interno c’è un dibattito acceso, ma non ci sono divisioni né dubbi sulla mia figura. Abbiamo il compito di guidare Roma e di farla rinascere, lavorando su temi e contenuti”.
La #Raggi ha parlato anche del caso Marra: “Si è trattato di un errore di valutazione di cui mi assumo la responsabilità.
Raffaele Marra aveva un curriculum di tutto rispetto: ufficiale della guardia di finanza, plurilaureato, ha ottenuto due onorificenze dal Presidente della Repubblica. In ogni caso è stato arrestato per fatti risalenti ad amministrazioni precedenti. Considero questa vicenda un capitolo chiuso”.