Sta assumendo i toni di una telenovela stile Il Segreto, lo scontro mediatico-politico-giudiziario che sta coinvolgendo la sindaca M5S di Roma, Virginia Raggi, i mass media ‘nemici’ del Movimento come Repubblica e il Corriere della Sera, la procura capitolina e, non ultimi, diversi personaggi border line come Salvatore Romeo e Raffaele Marra. Oggi, 16 febbraio, c’è stato l’ennesimo colpo di scena. A soli due giorni dalla figuraccia fatta con la fake news di Luigi Di Maio ‘protettore di Marra’, Corriere e Repubblica, con due pezzi a firma proprio degli ‘antigrillini’ Fiorenza Sarzanini e Carlo Bonini, pubblicano un’altra polpetta avvelenata, questa volta verificata: il 26 gennaio scorso Romeo ha stipulato un’altra polizza sulla vita del valore di 8mila euro in favore della Raggi.
La terza dopo quelle sottoscritte nel gennaio 2016, e sempre con la causale del ‘rapporto affettivo’. La data è fondamentale perché la firma del dipendente del Campidoglio arriva a poche ore dal post, pubblicato su Facebook, con cui la sindaca comunica la convocazione in Procura dei magistrati per i primi di febbraio.
La clamorosa scoperta, i pm romani la fanno durante le indagini che hanno preceduto l’8 febbraio, giorno dell’interrogatorio fiume di Romeo. Perché, si chiedono, e chiedono all’indagato, mettere in crisi la Raggi quando la notizia dell’indagine sul suo conto e il prossimo interrogatorio della sindaca erano già notizia nota? A domanda, Romeo risponde testualmente: “Ho acceso la terza polizza per affetto verso Virginia Raggi.
E lo volevo fare in un momento per lei particolare”. Frase all’apparenza inspiegabile a cui ora, tutti, cercano di dare una risposta sensata.
Raggi annuncia un esposto
A cominciare proprio da Virginia Raggi la quale, intercettata questa mattina dal circo mediatico fuori dal Palazzo senatorio (guarda il video qui sopra), sembra quasi incredula dopo aver scoperto che la terza polizza di Romeo in suo favore è stata “stipulata addirittura due giorni dopo che ho annunciato di aver ricevuto un invito a comparire dalla Procura di Roma”.
Un gesto considerato “inaccettabile” e dal quale la sindaca M5S prende “totalmente le distanze”, annunciando al contempo un esposto alla Procura “per tutelare la mia persona”.
La rabbia della prima cittadina, apparsa provata, questa volta non è rivolta contro le bufale della stampa mainstream. E, anzi, è proprio la Sarzanini sul Corriere che, interpretando liberamente i pensieri dei magistrati, sorpresi dalla tempistica suicida con cui Romeo ha agito, scrive che “a questo punto non escludono possa trattarsi di una manovra per incastrarla”.
A rendere ancora più intricato questo giallo ci si mette pure la scoperta di una cassetta di sicurezza intestata a Romeo, completamente svuotata il 19 dicembre 2016, pochi giorni dopo l’arresto di Marra. Il titolare si difende sostenendo che la cassetta viene utilizzata esclusivamente da una sua amica, che conferma tutto. Ma questa è la trama della prossima puntata.