Il 'Penepolegate' lo ha travolto proprio mentre veniva indicato come possibile favorito per l'Eliseo. Francois Fillon sta cercando di resistere ma la bufera scatenata a causa dei presunti fondi pubblici sottratti e destinati alla moglie Penelope per consulenze inesistenti, lo sta letteralmente travolgendo. Sono in tanti, tra gli elettori del Partito Repubblicano in Francia, che sperano in una sua rinuncia, ma il diretto interessato sta cercando disperatamente di restare in piedi e lo sta facendo nel modo più pubblico possibile, chiamando a raccolta elettori e simpatizzanti.
Circa 2.000 persone ieri hanno assistito al suo intervento in un centro congressi di Parigi. "Non mollate mai", ha detto Fillon agli intervenuti.
L'ipotesi Juppé
Lo scorso novembre era stato sconfitto nettamente alle primarie da Francois Fillon, eppure oggi Alain Juppé veste i panni del salvatore della patria per i vertici del centrodestra francese. In base ad un sondaggio condotto da Odoxa, l'ex primo ministro e sindaco di Bordeaux sarebbe in grado di ottenere oltre il 26 % dei consensi al primo turno delle presidenziali fissato al prossimo 23 aprile, contro il 25 % di Emmanuel Macron ed il 24 di Marine Le Pen. Ciò consentirebbe a Juppé di andare al ballottaggio contro l'ex ministro del governo Valls, ex socialista e candidato con il movimento indipendente 'En Marche!
' e, soprattutto, di scalzare l'estrema destra dall'assalto all'Eliseo. I Repubblicani ci stanno seriamente pensando ma, ovviamente, Fillon dovrebbe mollare, in quanto candidato scelto democraticamente dall'elettorato, e lui non sembra averne la minima intenzione.