Nuovi dati sugli effetti delle misure straordinarie di clemenza generale adottate in passato vengono diffusi ieri dal Servizio Studi del Senato mentre fervono i preparativi per la marcia di Pasqua per amnistia e indulto promossa dai radicali. Il provvedimento di indulto varato nel 2006 - chiesto a gran voce per anni da Papa Giovanni Paolo II che lanciò il primo appello per il Giubileo del 2000 e poi intervenne sulla questione in parlamento - ha prodotto una riduzione immediata della popolazione carceraria, ma negli anni successivi i primi effetti si sono riassorbiti rapidamente.
Amnistia e indulto, Servizio Studi del Senato analizza gli effetti
Infatti, dopo qualche anno, "si è registrato - si legge nel dossier sulle carceri curato dal Servizio Studi di Palazzo Madama - un progressivo ritorno alla situazione ante-indulto". Così come Karol Wojtyla, anche Papa Francesco ha rilanciato in questi anni a più riprese la richiesta di amnistia e indulto per far fronte alla situazione di sovraffollamento carcerario che in Italia raggiunge ancora livelli drammatici, ma i relativi disegni di legge sono ancora impantanati nelle sabbie mobili della commissione Giustizia del Senato. Nel mese di giugno del 2006 le persone detenute complessivamente erano 61.264, ovvero 18.045 in più rispetto ai posti detentivi regolamentari previsti, un sovraffollamento penitenziario pari a una percentuale del 42%.
Deflativo fu l'effetto immediato dell'indulto: nel mese di dicembre del 2016, infatti, i detenuti scesero a 39.005, su 43.000 previsti dalla capienza regolamentare, con un tasso di sovraffollamento carcerari par al 91%, secondo i dati diffusi dal Servizio Studi del Senato.
Cresce l'attesa per la marcia di Pasqua promossa dal Partito radicale
Successivamente, però, si è registrata un'inversione di tendenza, con il sovraffollamento tornato ad aumentare fino a raggiungere i livelli drammatici nel 2013 quando la Corte europea dei diritti umani condannò l'Italia, con la sentenza pilota Torreggiani, per le condizioni inumane e degradanti delle carceri italiane.
In questi anni per ridurre la popolazione carceraria i governi Letta e Renzi hanno emanato due diversi decreti svuotacarceri, nel frattempo è stata approvata anche la nuova legge sulle pene alternative alla detenzione carceraria e la messa in prova ai servizi sociali, la riforma della custodia cautelare che rende più stringenti i termini per l'applicazione della misura carceraria e la depenalizzazioni dei reati di live entità. Ma la situazione nelle carceri resta drammatica, i radicali torneranno in piazza per Pasqua a Roma per chiedere a gran voce l'approvazione di indulto o amnistia.