Immediata la risposta al mondo da parte di Kim-Jong Un, eccentrico dittatore nord coreano, all'ennesima provocazione bellica USA. "Le nostre controazioni più dure contro gli Stati Uniti e i loro vassalli saranno prese senza alcuna pietà, tali da non permettere all'aggressore di sopravvivere", sono infatti le parole giunte oggi dal Comando Generale di Pyongyang, in una dichiarazione rilanciata dall'agenzia ufficiale Kcna. L'ennesima provocazione di Trump ha comportato il ribadire della Nord Corea a proposito della sua intenzione a far fronte alla volontà di predominio statunitense, anche attraverso l'utilizzo di bombe atomiche, si evince dalle frasi giunte dal portavoce.

Cina vuole dialogo

Il ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese afferma a tal proposito che "non ci possono essere vincitori" in un eventuale affronto bellico tra le due potenze. Wang-Yi, il ministro del sol levante, ha affermato anche che la Cina è pronta a partecipare ad un dialogo tra i due avversari, necessario per evitare un degenero gravoso della situazione la quale rischia di cadere fuori controllo. La Cina gioca un ruolo da tramite, è l'unica soluzione al battibecco militare tra occidente e oriente. Molta la preoccupazione invece da parte del Cremlino che, nella figura del portavoce Dmitri Peskov citato dall'agenzia Taas afferma: "E' con grande preoccupazione che stiamo guardando l'escalation delle tensioni nella penisola coreana: invitiamo tutti i paesi a dar prova di moderazione e ammoniamo contro qualsiasi azione che potrebbe portare a misure provocatorie".

Siria come una polveriera

La Siria è il campo dove si stanno giocando le sorti future tra le due maggiori superpotenze. Russia ed Usa, infatti, hanno interessi molto ambiti nella nazione. Da una parte Trump utilizza il regime di Assad come provocazione agli avversari nucleari, come appunto la Corea del Nord, attraverso azioni militari ben mirate e anche, forse, senza un fondamento realmente valido.

La Russia, dal canto suo, ha interesse a mantenere i rapporti con il regime Siriano, visti i suoi rapporti economici con il regime di Assad. Sullo sfondo i miliziani dell'Isis, i quali resistono agli attacchi USA sconvolgendo il mondo attraverso attentati imprevedibili. Lo scontro appare prossimo ma, si spera, la Cina riesca a mantenere un ruolo concreto di mediatore tra Nord Corea e Casa Bianca, e impedisca il sopraggiungere della Russia all'interno dello scontro mediatico, dando vita così ad un terzetto bellico in possesso della Bomba atomica.

Il recente bombardamento americano in Siria ha aperto infatti un nuovo capitolo per quanto riguarda la guerra che sta sconvolgendo lo stato del Vicino Oriente. E' improbabile un ennesimo conflitto mondiale armato, ma le tensioni sono reali. La Cina, intanto, da lunedì, sospenderà tutti i voli Air China tra Pechino e Pyongyang. Lo riferisce la tv cinese Cctv.