Nel corso della trasmissione "Otto e mezzo" su La7 questo 7 aprile è intervenuto Gianni Cuperlo, esponente del Pd che, intervistato dalla conduttrice Lilli Gruber, si è soffermato su molti temi di attualità politica.
'Bene Gentiloni sulla Siria: uso armi chimiche è da condannare, ma USA non siano gendarmi del mondo'
Sulle questioni internazionali, in particolare sulla recente operazione militare degli Stati Uniti in Siria e sulla decisione del Governo Italiano di giudicare come "motivato a un crimine di guerra" l'intervento voluto da Trump, Cuperlo ha detto: "Una cosa è il giudizio politico sull'attuale Presidente americano e sui valori che ispirano la sua azione, altra cosa mi pare è invece la valutazione assolutamente corretta espressa dal Presidente del Consiglio del nostro paese nelle scorse ore, il quale ha anche detto di essere convinto che l'azione americana non preluda a un escalation militare e ha richiamato la necessità di riprendere un negoziato politico, coinvolgendo anche l'ONU, la Russia e le forze di opposizione ad Assad.
Stavolta è stata superata la cosiddetta linea rossa: l'uso di armi chimiche è condannato dalla comunità internazionale già dai tempi di Obama". Poco più tardi l'esponente dem ha poi aggiunto che "gli Stati Uniti non possono pensare di riprendere il ruolo di gendarme unilaterale del mondo, sarebbe molto dannoso. In Italia non possiamo abbandonarci a piccole beghe interne".
'Se Renzi vince le primarie non sarà possibile ricostruire il centrosinistra, il PD diventerebbe un'altra cosa'
Alla fine Cuperlo si è soffermato sulle ormai imminenti Primarie del Partito Democratico, dicendo: "Intanto voglio chiarire di non aver mai invitato chi ha lasciato per il PD e oggi aderisce a un'altra forza politica come Articolo 1 - MDP.
C'è stato un equivoco e una polemica sgradevole. Io invece mi sono appellato ai tanti elettori delusi e orfani di quel PD in cui avevamo sperato; noi abbiamo perso milioni di voti nelle varie ultime elezioni. Io penso che oggi serva davvero al PD una discontinuità di linea e di leadership per tornare alla sua missione che è quella di ricostruire il centrosinistra.
Se vince Renzi e torna a fare il segretario non sarà possibile ricostruire il centrosinistra per come l'abbiamo conosciuto. Io lavoro per rimanere nel mio partito, voto per Orlando ma comunque vada rimarrò e mi batterò con spirito di lealtà e di collaborazione; però credo che questo Congresso sia il passaggio più importante della vita decennale di questo partito perché in gioco è il destino del PD per come l'abbiamo pensato: se vince Renzi esso diventa un'altra cosa e in quel caso io mi batterei per ricondurlo alla sua matrice originaria che è quella di un centrosinistra di Governo"