L’esito delle recenti elezioni amministrative va a riflettersi nei Sondaggi politici. Questo almeno per quanto riguarda le intenzioni di voto rilevate da BiDiMedia in questi giorni. L’istituto di ricerche mostra il Centrodestra in ottima salute, con saldo positivo per tutti i partiti che lo vanno a comporre. Rispetto al mese scorso abbiamo un calo da parte di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. In difficoltà sono anche alcuni del Centrosinistra, ma vediamo più nel dettaglio quanto emerso dall’indagine effettuata in questa parte conclusiva di giugno.

BiDiMedia: crisi del CSX, flessione del M5S

In testa c’è il Pd con il 28,3%, ma confrontando il dato con quello rilevato un mese fa, abbiamo un calo di mezzo punto percentuale (-0,5%). Alle sue spalle troviamo il M5S con il 26,4%. I grillini riducono il gap, ma allo stesso tempo perdono lo 0,1%. In lotta serrata per l’ultimo gradino del podio troviamo Forza Italia e Lega Nord. Il partito di Silvio Berlusconi si trova al 12,5% (+0,3%), mentre quello di Matteo Salvini è in scia con il 12,2% (+0,2%). L’incremento maggiore lo fa registrare Fratelli d’Italia (+0,7%), che si attesta al 4,3%. Poco più indietro figura il Movimento Democratico e Progressista (4,2%), che subisce una flessione dello 0,3%.

Si prosegue con Alternativa Popolare, che assieme ad altre liste di Centro ottiene il 3,2% (+0,1%). A seguire troviamo Sinistra Italiana con il 2,9% (+0,1%). Il Gruppo per le Autonomie (SVP-UV) rimane stabile allo 0,6%, dove è scesa Rifondazione Comunista dopo aver perso lo 0,2%. Gli altri di CSX sono all’1,2% (+0,1%), poi abbiamo gli altri di CDX appaiati (-0,3%) e le rimanenti liste sempre all’1,2% (=).

L’affluenza stimata da BiDiMedia si attesta al 62%. Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per ricevere altre news sui sondaggi elettorali, vogliamo mostrarvi un’indagine pubblicata da SWG.

L’istituto di ricerche ha chiesto agli italiani quanto ritengono vero il fatto che in occasione delle elezioni si sceglie in base a determinati fattori.

In testa c’è il leader con il 78% degli intervistati che ha affermato ‘molto / abbastanza vero’. Seguono tradizione con il 60% e identità con il 57%. Fuori dal podio c’è la passione (54%), che comunque precede il programma (46%). In ultima posizione il ragionamento con il 39%. Questi dati confermano in parte ciò che si è verificato in occasione delle elezioni amministrative, dove a prescindere di quale fosse il candidato locale, molti hanno voluto bocciare Matteo Renzi optando per la concorrenza.