Mercoledì 31 maggio il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha firmato un provvedimento per la rimozione delle sanzioni contro la Turchia. Queste erano state approvate dopo l'abbattimento di un jet russo che aveva sconfinato nei cieli turchi durante una perlustrazione del territorio siriano nel 2015. Secondo quanto affermato dalla televisione nazionale russa le sanzioni che sono state rimosse riguardano la possibilità per le imprese russe di assumere dipendenti turchi e di avvalersi della collaborazione di un consulente proveniente dalla penisola anatolica.

Il provvedimento è stato preceduto dalla dichiarazione di Putin di alcune settimane prima con cui mostrava l'intenzione di rimuovere le sanzioni per ripristinare le relazioni economiche.

Una storica rivalità

Il rapporto tra Russia e Turchia negli ultimi anni è stato caratterizzato da una grande incostanza e dalla presenza di numerosi alti e bassi che ne hanno complicato lo sviluppo. Tale relazione nasce infatti in un contesto di profonda ostilità sulle ceneri dell'atavica rivalità tra i predecessori dei due stati, ovvero l'impero Ottomano e quello Zarista. La rivalità tra i sultani e gli zar si basava per lo più su ragioni di tipo strategico-militare, ovvero la volontà della Russia di garantirsi un accesso al Mediterraneo attraverso il Mar Nero.

Il passaggio tra questi due mari però era controllato dalle autorità ottomane le quali, dalla città di Istanbul, sorvegliavano il passaggio sullo stretto del Bosforo.

Con lo sgretolamento dei due imperi, e la nascita di Unione Sovietica e Repubblica di Turchia, le relazioni hanno cominciato a migliorare salvo poi tornare a precipitare al termine del secondo conflitto mondiale e lo scoppio della Guerra Fredda, nella quale i due stati erano schierati su opposte fazioni.

Un nuovo inizio?

Dopo il crollo del muro di Berlino le relazioni sono tornate a migliorare senza però mai decollare in maniera solida. Il rapporto infatti, oltre a scontare ancora la secolare diffidenza, è complicato dall'ambivalenza della Turchia dal punto di vista energetico. Ankara infatti si pone nei confronti della Russia sia come un acquirente di Gas naturale, per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, che come un rivale concedendo il proprio territorio per il trasporto del gas azero estratto nei bacini del mar Caspio.

Negli ultimi dieci anni i rapporti sono migliorati in maniera sensibile anche in risposta al deteriorarsi delle relazioni tra Turchia ed Unione Europea che ha spinto Ankara a cercare nuovi alleati al di là del Caucaso.