È ancora polemica per il post dal retrogusto antisemita di Massimo Corsaro, deputato del Gruppo Misto, ex AN. Il parlamentare fittiano aveva, infatti, pubblicato su Facebook una foto di Emanuele Fiano, scrivendo in didascalia, in riferimento alle sopracciglia del deputato PD, che "le porta così per coprire i segni della circoncisione". La sconcertante frase, certamente attinente a religione, origini e storia familiare di Fiano, non è passata inosservata, alimentando da subito lo sdegno dei politici.

La replica di Fiano

La risposta del deputato PD, capogruppo nella Commissione Affari Costituzionali e sempre in prima linea nella lotta al neofascismo, non si è fatta attendere: "Sì, io sono circonciso ed ebreo.

Orgogliosamente". Nelle parole di Fiano immancabile il riferimento alla sua storia familiare, importante testimonianza dell'olocausto. Il deputato è, infatti, figlio di Nedo Fiano, ebreo deportato ad Auschwitz ed unico superstite di tutta la famiglia. "Non mi farete tacere!" aggiunge infine.

La vicinanza del Partito Democratico

Chi offende su base religiosa "insulta ciascuno di noi" twitta il Segretario Matteo Renzi, invocando dimissioni immediate per Corsaro. Tutti gli esponenti del PD si sono uniti all'hashtag #iostoconLele, su Twitter, esprimendo rabbia ed incredulità per le parole del deputato fittiano: il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini definisce "raccapriccianti" gli insulti antisemiti, mentre il Ministro dell'agricoltura Maurizio Martina, Vicesegretario PD, parla della "vergogna di chi sparge ancora antisemitismo".

"Un gesto senza scusanti" per il guardasigilli Andrea Orlando. Ci va giù duro Ettore Rosato, che senza peli sulla lingua chiama Corsaro razzista e fascista. E ancora messaggi di sostegno da Ermini, Guerini, Giachetti, Lotti e Serracchiani. "Non è una battaglia personale" ma di tutti, afferma Matteo Richetti, in un video diventato subito virale.

Dopo queste parole di supporto e vicinanza degli esponenti del Partito Democratico, oggi Fiano ha espressamente detto che "si sente parte di una famiglia".

Il post di Corsaro è arrivato nel pieno di un'accesa discussione sul reato di apologia del fascismo, per il quale lo stesso Fiano aveva proposto un disegno di legge che aumentasse le pene, vista la crescita esponenziale di pagine a sfondo neofascista sul web.

Per Maria Elena Boschi e Andrea Romano, il post del deputato fittiano costituisce la prova dell'esistenza di antisemitismo e neofascismo, e dell'urgenza della legge.

Il sostegno degli altri schieramenti politici

Messaggi di sdegno non sono mancati nemmeno tra le altre frange della Politica. Attraverso un tweet è arrivata la solidarietà della Sindaca M5S di Roma Virginia Raggi, che parla di attacco "inaccettabile e vergognoso". Il gesto è ben più grave, per il Presidente della Camera Laura Boldrini, quando a commetterlo è un parlamentare. Per il Segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, si tratta di parole "stupide e schifose", non degne di un deputato. La condanna arriva anche dall'attivista Marco Cappato, solitamente allergico alle campagne buoniste, ma questa volta vicino a Fiano, perché le parole di Corsaro superano "il muro dello squadrismo verbale".

Dopo il caso di Chioggia, resta accesa, dunque, la polemica sul reato di apologia del fascismo, e mancano ancora veri messaggi di solidarietà dai leader della destra nei confronti di Lele Fiano.