L'Amministrazione di Trump ha impedito la vendita di un'azienda statunitense di tecnologia ad una società cinese, citando i rischi nazionali che si sarebbero verificati per la sicurezza; l'affare in questione era da 1,3 miliardi di dollari.

Basta con le vendite ai cinesi

Dal mese di novembre, Canyon Bridge Capital Partners, sostenuto dalla Cina, ha cercato l'approvazione per un affare da 1,3 miliardi di dollari per l'acquisto della Lattice Semiconductor. Approvazione negata dagli Stati Uniti che, in questo momento, stanno cercando di rafforzare la loro posizione nei confronti delle imprese della Cina; le rispettive imprese hanno dichiarato di essere state "deluse" dalla decisione dell'amministrazione di Trump.

Secondo quanto dichiarato dalla BBC, il mese scorso gli USA hanno lanciato una revisione formale delle pratiche di proprietà intellettuale della Cina che dice che potrebbe costringere le aziende statunitensi a cedere informazioni preziose. I politici e i leader militari statunitensi hanno anche inviato l'amministrazione americana ad esaminare meglio gli investimenti cinesi in america, in particolare nell'Industria Tecnologica.

Questione di sicurezza nazionale

La decisione di Trump era in linea con una precedente raccomandazione del pannello governativo statunitense che esamina le transazioni estere per considerazioni di sicurezza nazionale. La società Lattice Semiconductor ha dovuto affrontare un calo delle entrate con perdite nel 2015 e nel 2016, motivo per la quale la proposta della Canyon Bridge era risultata molto allettante.

L'amministratore delegato della Lattice, Darin Billerbeck, ha dichiarato che "l'affare che non è andato in porto, era interesse dei nostri azionisti, dipendenti, clienti e degli Stati Uniti.

Il chipmaker, che vanta una rendita di circa un terzo in Cina, ha spostato la propria attività dal militare e ha dichiarato che non pensava che l'accordo potesse costituire un pericolo per la sicurezza nazionale; aveva anche promesso di raddoppiare il numero di posti di lavoro americani al fine di ottenere l'approvazione.

Questa è la quarta volta che un presidente americano impedisce un accordo privato per motivi di sicurezza: il Presidente Obama fece lo stesso con due società cinesi durante il suo periodo di presidenza alla Casa Bianca e nel 1990, il Presidente dell'epoca George HW Bush impedì ad una società cinese di acquisire un produttore di Seattle.