Siamo a metà del mese di settembre e giungono aggiornamenti riguardo ai Sondaggi politici. DEMOS ha pubblicato le intenzioni di voto ai partiti, andando anche ad intervistare gli italiani circa le loro preferenze sui leader politici. A tal proposito, è stato chiesto agli elettori chi preferirebbero a capo del loro schieramento. Per quanto riguarda il Centrosinistra, per il 41% dei cittadini interpellati dovrebbe essere Matteo Renzi il leader. Segue Paolo Gentiloni con il 10%. Ben distanti tutti gli altri, che nel corso di questi mesi hanno supportato la scissione: Giuliano Pisapia (5%) e Pier Luigi Bersani (4%).

Abbiamo poi un 3% per Romano Prodi, mentre il 4% ha scelto un nome differente da questi. Il restante 33% non ha saputo rispondere.

La stessa cosa è accaduta per il Centrodestra, dove il 35% degli elettori vorrebbe Matteo Salvini alla guida. Alle sue spalle troviamo Silvio Berlusconi con il 26%. Ottiene un più che discreto risultato Giorgia Meloni, che raccoglie il 17%. A chiudere c’è Luca Zaia con il 2%. Ci sono poi 1% Altro e 19% che non ha dato risposta o non ha saputo scegliere. Chiudiamo con i leader del Movimento 5 Stelle. In questo caso c’è una vittoria decisamente più netta per Luigi Di Maio, che ottiene il 59% delle preferenze. Appaiati alle sue spalle Beppe Grillo e Alessandro Di Battista con il 12%.

Per finire il 3% Altro e 14% non ha saputo rispondere.

DEMOS: tonfo di Forza Italia, crisi per il CDX

L’istituto di ricerche DEMOS ha rilevato un brusco arretramento da parte del Centrodestra. I partiti che ne fanno parte hanno indietreggiato rispetto alla scorsa volta, alcuni non di poco. Forza Italia è quello che perdere maggiormente (-1,2%), attestandosi al 13,2%.

Dopo essere stato avanti a Lega Nord, adesso si è fatto superare. Il ‘Carroccio’, infatti, si trova al 13,6%, con una flessione dello 0,2%. L’unico in positivo è Fratelli d’Italia (+0,1%), che sale al 4,8%. Nonostante tutto, la coalizione si mantiene in testa con il 31,6% complessivo. Gli inseguitori, però, si sono fatti sotto in maniera decisa.

Il M5S ha guadagnato addirittura il 2,1%, issandosi al 28,1%, mentre il Pd ha incrementato dello 0,5% il suo bottino, portandolo al 26,8%. La rilevazione effettuata mostra dei cali anche per altri partiti. Articolo 1 si riduce al 3,8% (-0,5%), mentre Sinistra Italiana scivola al 2,4% (-0,5%); non va meglio a Campo Progressista, che perde lo 0,3% e si trova al 2%, al pari di Alternativa Popolare (-0,1%). Infine, le rimanenti liste ottengono il 3,3% (+0,1%). A sorridere stavolta sono stati davvero in pochi, staremo a vedere se nella prossima indagine effettuata ci saranno delle rivincite da parte di quelli che al momento possiamo definire sconfitti. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere aggiornamenti sui sondaggi elettorali.