La Lega Nord è stata messa in ginocchio dalla magistratura ma il leader Salvini non demorde e annuncia che il tradizionale raduno a Pontida si farà. Il segretario federale della Lega Nord ha annunciato il blocco dei fondi del suo partito, deciso dal tribunale. Un blocco a garanzia del denaro utilizzato impropriamente dall'ex leader, Umberto Bossi, condannato a 2 anni e 3 mesi di reclusione nel processo sulle presunte anomalie nell'amministrazione dei soldi della Lega Nord. Ora, dunque, il partito è al verde e sono a rischio molti eventi importanti, come il classico raduno di Pontida.
'E' unico nella storia della Repubblica', ha tuonato Salvini, riferendosi al blocco dei fondi stabilito nelle ultime ore dal tribunale, su richiesta della Procura di Genova.
Bloccati diversi conti correnti della Lega
Il leader della Lega ha affermato che sono già stati 'congelati' diversi conti correnti del partito in Liguria, Trentino ed Emilia Romagna. Ciò rappresenta una grossa spina per la Lega Nord ma Salvini non si rassegna: nonostante la mancanza di denaro, il raduno di Pontida si farà.
La magistratura, secondo Salvini, non mette paura alla Lega con questi provvedimenti, che non si fonderebbero su sentenze di condanna, notifiche e verbali. Il blocco dei fondi della Lega Nord sarebbe conseguenza, dunque, dell'attività del 'senatur' Bossi, che avrebbe usato in modo improprio i fondi del partito.
Per tali presunte attività l'ex leader leghista era stato condannato a 2 anni e 3 mesi di reclusione; condannati anche l'ex tesoriere della Lega, Belsito, e Renzo Bossi, figlio di Umberto. Dopo tali condanne, Salvini aveva detto che lui era assolutamente estraneo a tale vicenda.
Esponenti leghisti contesteranno il blocco alla Camera
Le presunte attività illecite degli ex vertici della Lega, dunque, si ripercuotono sugli esponenti attuale. Salvini non ci sta ed annuncia che tutti gli esponenti del partito si presenteranno nelle prossime ore alla Camera per contestare il blocco dei fondi.
Una misura, quella adottata dal tribunale nei confronti della Lega Nord, che rischia di creare seri problemi al partito.
Salvini, in soldoni, potrebbe trovarsi senza il denaro occorrente per organizzare eventi fondamentali, come il raduno di Pontida e i referendum sulle autonomie fiscali in Veneto e in Lombardia.
Bossi avrà pure usato impropriamente i soldi del partito ma è ingiusto che a pagare per le sue presunte colpe siano i vertici attuali del partito. Questo, in sintesi, il pensiero del leader Salvini, del suo braccio destro, Giorgetti, e dei capigruppo Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga.