Cos'è Non una di meno? "Ni una mas" nasce in Argentina nel 2015, a seguito di un appello condiviso da attivist*, giornalist* e artist* contro i numerosi femminicidi e le violenze di genere nel paese sudamericano. Ben presto diventa un movimento che si interroga sull'autodeterminazione delle donne in una società ancora fortemente maschilista e mette al centro del dibattito le questioni di genere ed il sessismo.

Così si adotta la forma dello sciopero, come sottrazione di corpi e funzioni produttive al dominio della società maschilista e neoliberista, una formula che da subito si rivela efficace, permettendo al movimento di diffondersi ben al di là dei confini argentini.

Nascono così i grandi scioperi in Polonia per il diritto all'aborto ed a Wasinghton contro il sessismo e il razzismo del nuovo presidente americano Donald Trump.

Non una di meno in Italia

Nel nostro paese l'embrione del movimento è coinciso con il caso mediatico di una studentessa di ventidue anni stuprata e uccisa a Roma dal compagno. I giornali come al solito inquadravano il delitto con l'orribile categoria di "delitto passionale", tendendo quasi a giustificare il delitto con l'estremo amore dell'assassino. Dal 2015 sono nate e cresciute le assemblee cittadine in tutto il territorio nazionale, che hanno dato vita al gigantesco corteo del 26 novembre 2016 che ha portato quasi 300.000 persone in piazza a Roma e alle partecipatissime giornate dell'8 marzo in numerose città.

"Non Una di Meno” è diventato così un soggetto 'moltitudinario', animato da storie, identità e linguaggi diversi.

Un movimento che non si oppone solo alla violenza sulle donne, ma che porta ad una riflessione sulla violenza di genere che si esprime anche verso tutte quelle soggettività che eccedono il binarismo e le aspettative della società: gay, lesbiche, trans, ecc. L’assunzione da parte di tutto il movimento di questo passaggio teorico e politico ha favorito la nascita e la costruzione di un soggetto che si propone di superare il ruolo imposto dal sesso di nascita offrendo a tutte e tutti la libertà di autodeterminarsi.

Contro la violenza maschile: 'Abbiamo un piano'

Il 25 novembre 2017 più di 150.000 persone hanno invaso le strade della capitale italiana dando vita ad una assemblea generale che "ha letto e fatto proprio l’ appello lanciato da Ni Una Menos Argentina alla costruzione dello sciopero globale delle donne per il prossimo 8 marzo 2018.

Siamo pronte a incrociare le braccia di nuovo nel lavoro produttivo e riproduttivo, gratuito e a nero, formale e informale, costruiremo una nuova memorabile giornata di lotta delle donne, delle trans, dei soggetti queer, del lavoro femminilizzato, fuori dalla ritualità contro il ricatto della precarietà e delle violenza!"