Le elezioni politiche si avvicinano e sempre di più i leader politici si affidano ai sondaggi per comprendere come muoversi nelle prossime settimane di campagna elettorale. La data del 4 marzo paventata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sembra ancora molto lontana ma la tensione potrebbe già salire nelle prossime settimane. In gioco c'è infatti Palazzo Chigi e la possibilità di cavalcare una ripresa economica frutto del quantitative easing della Banca Centrale Europea definendola come vittoria del proprio governo. In questo scenario conflittuale si delineano quali sono già le contendenti per Palazzo Chigi con il centro-destra, il centro-sinistra e il movimento 5 stelle.
Sondaggio Ixe, i dati
Si conferma come primo contenitore elettorale il Movimento 5 Stelle che si attesta secondo i sondaggi al 27,9%. La sfida ad essere il partito politico più votato contro il Partito Democratico è terminata in quanto i sondaggi in analisi vedono il partito del segretario Matteo Renzi al 23,8%. I dirigenti del partito, consapevoli di questa situazione, sembrano voler ricorrere ai ripari cercando di indicare un candidato premier che possa raggranellare più consensi. I nomi in voga sono ad oggi quello dell'attuale Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e del Presidente del Senato, Pietro Grasso. I possibili alleati dei democratici non possono neanche sorridere in quanto Alternativa Popolare si attesta al 2,1% mentre l'ala più radicale della sinistra composta da Sinistra Italiana e Articolo 1 - MDP si attestano rispettivamente al 2,7 e al 3,3%.
Continuano invece a sorridere i sondaggi per il centro-destra che, ad oggi, non sembra avere avversari in questa sfida elettorale. Forza Italia si conferma la prima forza del calderone del centro-destra raggranellando il 15,5% dei consensi mentre la Lega Nord e Fratelli d'Italia registrano un consenso rispettivamente del 13,5 e 4,8%.
Il centro-destra si troverebbe attualmente a toccare quota 33,8% che potrebbe non bastare per avere una netta maggioranza nelle due Camere. Proprio per questo Silvio Berlusconi ha stimolato tutte le forze politiche della sua area a cercare di raggiungere il 40% che permetterebbe, secondo la sua opinione, di raggiungere una maggioranza che permetterebbe la governabilità del paese per l'intera legislatura.
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