Come era stato preannunciato le Camere sono state quest'oggi sciolte dal Presidente della Repubblica. Gli Italiani saranno chiamati alle urne il prossimo 4 Marzo. I cittadini andranno al voto con il nuovo sistema elettorale denominato "Rosatellum". Ancora una volta la presenza delle liste bloccate vedrà i candidati "paracadutati" dall'alto.

Governo Letta

Le elezioni del 2013 videro la vittoria del Partito Democratico guidato da Pierluigi Bersani, che vista la mancanza di una maggioranza al Senato non riuscì a formare un Governo. Così venne nominato Enrico Letta, il cui governo rimase in carica per un totale di 300 giorni, ovvero 9 mesi e 25 giorni.

L'incarico di formare un governo della larghe intese gli fu affidato dall'allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo le dimissioni di Letta, nel febbraio 2014 venne nominato come Presidente del Consiglio dei Ministri il Sindaco di Firenze, ossia Matteo Renzi, colui che si autodefiniva il "rottamatore".

Governo Renzi e Renzi in Gentiloni

Nominati i ministri il 21 febbraio 2014, il Governo rimase in carica fino al 12 dicembre 2016, per un totale di 1 024 giorni. Il Governo fu contraddistinto inizialmente dal "Patto del Nazareno", nome giornalistico che deriva dal luogo del primo incontro tra il neo presidente e Silvio Berlusconi. Il Governo di Renzi è stata uno dei più longevi della storia della Repubblica.

Sarà ricordato per il tentativo di modifica della Costituzione con l'indizione di un "Referendum Personale", da cui sarebbe dipeso il prosieguo del suo governo. I cittadini si recarono alle urne e respinsero con oltre il 60% dei No la riforma Costituzionale e Matteo Renzi la sera stessa ufficializzò le sue dimissioni.

Durante il suo governo viene introdotto il "Jobs Act", una riforma del lavoro che ha portato maggiori assunzioni a tempo determinato e più facilità di licenziamento.

Nel Dicembre 2016, venne nominato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri gentiloni. Durante il Governo Gentiloni, abbiamo assistito alla "bagarre" per approvare lo Ius Soli, che proprio negli ultimi giorni ha avuto lo stop definitivo. Inoltre ha fatto molto discutere la vicenda dei vitalizi, in cui più diversi membri del Parlamento hanno disertato la seduta per evitare di esprimere il loro voto.

Il governo Gentiloni è stato contraddistinto da una sostanziale ordinaria amministrazione e prosecuzione del governo Renzi.

Si vota il 4 Marzo

Le prossime elezioni dovranno dare una nuova maggioranza al Parlamento e fondamentali saranno le coalizioni visto il sistema elettorale in vigore. Il PD dopo il caso Etruria è ai minimi storici in percentuale secondo i sondaggi, il Centro Destra guidato da Silvio Berlusconi appare in netta ripresa. Il Movimento 5 Stelle sembra al momento essere il primo partito in Italia, ma vista la sua posizione restia ad alleanze difficilmente governerà il paese: in politica bisogna spesso scendere per forza a compromessi, altrimenti si rischia di fare eterna opposizione.

Dalle urne si spera che l'Italia possa avere una maggioranza solida, che dia al paese la giusta stabilità, perché in un momento storico così delicato non possiamo permetterci una "non maggioranza" alle elezioni, come troppo spesso è accaduto negli ultimi anni.