Al termine delle consultazioni di ieri, lunedì 7 maggio, il presidente della Repubblica Mattarella ha rilasciato una lunga dichiarazione alla stampa. Mattarella si è detto fermamente contrario ad un governo di minoranza e, non essendo stati raggiunti degli accordi tra i vari partiti che possano portare alla formazione di un governo politico, darà il via alla formazione di un governo super-partes che auspica possa portare il Paese fuori dallo stallo fino alla prossima primavera, o almeno fino a dicembre, per poter risolvere alcuni problemi del Paese e dare ancora un po' di tempo ai partiti per trovare un'intesa che possa dare vita ad un governo politico con una buona maggioranza e che possa arrivare alla naturale scadenza del mandato del 2023.

Secondo Mattarella, il governo Gentiloni ormai non può essere prorogato ulteriormente e, se si rendesse necessario un ritorno alle urne, a guidare il paese verso le nuove elezioni dev'essere un governo neutrale e non un governo di parte come sarebbe un governo di minoranza, inoltre il presidente Mattarella spera che un governo neutrale pro-tempore possa trovare appoggio in parlamento, proprio per evitare un ritorno immediato alle urne in quanto, se si dovesse votare in piena estate, si rischierebbe di causare difficoltà agli elettori che potrebbero essere in vacanza e dunque non potrebbero esercitare il diritto di voto e quindi preferirebbe un ritorno alle urne in autunno, anche se ancora non si esclude la possibilità di tornare a votare entro il 22 luglio.

Le reazioni dei partiti

Subito dopo le dichiarazioni del presidente, sono arrivate le risposte dei partiti e, come si poteva prevedere, il PD sembra essere l'unico partito disposto ad appoggiare il governo del presidente in quanto, secondo il segretario reggente Martina, il Partito Democratico condivide il richiamo alla responsabilità e non farà mancare il suo sostegno all'iniziativa di Mattarella.

Dura la reazione de Movimento 5 Stelle che non intende appoggiare le indicazioni di Mattarella e il leader Luigi Di Maio invoca le elezioni entro luglio, mentre più morbida è la risposta che arriva da Matteo Salvini che, seppur ribadendo la volontà di un governo di centrodestra o un ritorno alle urne il prima possibile, rimane comunque compatto con i suoi alleati e auspica che Berlusconi mantenga fede alla parola data e dimostri lealtà e coerenza come fin'ora ha mostrato la Lega; intanto, Forza Italia fa sapere, attraverso una nota, di non temere nuove elezioni ma preferirebbe che si tenessero in autunno in quanto l'estate certamente non aiuta Secondo quanto affermano fonti parlamentari, che stanno ragionando sulle procedure in caso di ritorno alle urne il prima possibile, calendario alla mano e variabili varie escluse, la data più probabile per un voto sarebbe il 22 luglio.