Come ben sappiamo l’Italia ha attraversato un periodo critico e soffocante a causa dell’instabilità Politica, dalle prese di posizione istituzionale, dall'insicurezza economica e della rabbia di molti cittadini italiani che si sono sentiti letteralmente traditi dal veto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ma dopo 88 giorni di pura agonia è nato il nuovo governo giallo-verde, denominato il Governo del Cambiamento. In attesa delle votazioni sulla fiducia, lunedì 4 giugno si riuniranno le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato per decidere i tempi.

Si ipotizza che Palazzo Madama voti martedì 5 giugno e Montecitorio mercoledì 6 giugno.

Governo del Cambiamento: i primi passi

Durante un comizio in Sicilia, il neo Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ribadito con fierezza e convinzione il programma del centrodestra contenuto nel contratto di governo pentaleghista, in particolare sull'immigrazione: "Riguardo ai migranti non terremo una linea dura ma di buonsenso". Ha precisato che i regolari e gli onesti non hanno nulla da temere, mentre i clandestini possono considerare finita la loro pacchia: "Preparate le valigie!". Matteo Salvini ha evidenziato a caratteri cubitali che ciò che non c’è scritto nel patto di governo giallo-verde non sarà preso in considerazione: "Così eviteremo inutili diatribe e perdita di tempo!".

Il neo Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha dichiarato che, insieme al suo team, prenderà dei provvedimenti per dare una mano ai cittadini che sono in povertà: "Il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza saranno due provvedimenti che si discuteranno al più presto in Parlamento". Ha confermato che verrà applicata la misura Quota 100 per superare la Legge Fornero, in questo modo darà la speranza ai lavoratori di andare in pensione quando la somma dell’età anagrafica e degli anni di contributi versati dà risultato pari a 100.

Tra le altre iniziative da affrontare prima di subito ci sono la cancellazione dello spesometro, del redditometro e degli studi di settore.

Il premier Conte ha scritto nei suoi profili social che parteciperà al G7 in Canada per rappresentare l’Italia e per farsi portavoce degli interessi del popolo italiano. Dopo un cordiale scambio telefonico, Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono accordati un incontro bilaterale la prossima settimana in Canada proprio al G7.

Il premier ha promesso ai cittadini italiani di tenerli aggiornati in tempo reale. Cambiare in meglio l’Italia vuol dire misurare le persone dalla grandezza della loro forza di volontà, del loro cuore e del loro pozzo d'amore per la propria Patria.

Emanuele Filiberto: ‘L'Italia non è seconda a nessuno’

Emanuele Filiberto è stato intervistato dal quotidiano indipendente ‘Il Giornale’. Alla domanda "Con un Re al Quirinale, come si sarebbe risolta la crisi?", il nipote dell’ultimo Re d’Italia Umberto II di Savoia, ha risposto che è impossibile dire se sarebbe stato diverso con un Re: "Fa tristezza assistere che l’Italia ha votato una coalizione di maggioranza, che il governo è stato deciso e poi vedere che c’è stata una presa di posizione che non è per niente neutrale da parte del Capo dello Stato".

Per Emanuele Filiberto, i Re - nel bene e nel male - avrebbero sempre ratificato e firmato le scelte delle Camere e del popolo italiano. "Il Presidente della Repubblica deve essere super partes, altrimenti rischia di dare l’impressione di schierarsi contro il pensiero e la volontà del popolo italiano che è andato a votare" è ciò che ha ribadito durante l’intervista ne ‘Il Giornale’.

Alla domanda "Savona è un euroscettico?", Emanuele Filiberto ha risposto che tutta l’Europa è euroscettica: "Sappiamo benissimo che l’Europa funziona male e mi pare che l’Italia conta pochissimo rispetto alla Germania e alla Francia". Riguardo alla forma dello Stato, il figlio di Vittorio Emanuele ha detto la sua: "Non funziona bene la Repubblica Italiana?

Facciamo una Repubblica presidenziale o semipresidenziale come in Francia!".. Per lui sarebbe stato un modello ideale per la Penisola Italiana, ma poi ha evidenziato che i movimenti euroscettici hanno ottenuto molti voti dal popolo perché l’Europa sembra essere sorda davanti alle aspettative della gente comune. "Adesso l’Italia ha finalmente il governo!" ha esclamato l’intervistato tutto felice nel sapere che, dopo 88 giorni di incomprensioni, caos e di smarrimento, i protagonisti della trattativa hanno ripreso il filo del dialogo e hanno deposto l’ascia di diffidenze e pregiudizi per il bene dell’Italia e della sua gente. Emanuele Filiberto ha augurato al popolo d’Italia di ritrovare l’orgoglio di essere italiani e di recuperare terreno: "L’Italia non è seconda a nessuno!".