Calenda, Twitter e i social network può essere il capitolo di una nuova fase nella vita Politica dell'ex ministro. Carlo Calenda d'altro canto può essere considerato forse fra i politici italiani più prolifici e presenti sui social network. Dopo aver privilegiato Twitter quale canale preferenziale per il suo costante dialogo con l'opinione pubblica, è di un paio di giorni fa la notizia del suo sbarco su Facebook.
Calenda Pd e il Fronte repubblicano
Iscrittosi al Pd subito dopo la pesante sconfitta subita alle elezioni del 4 marzo, Carlo Calenda apre in questi giorni però ad una nuova creatura politica.
Nelle sue intenzioni un rassemblement di tutte le forze liberali e riformiste pronte a fare fronte comune contro l'inesorabile avanzata dei populismi. Si parla di un "fronte repubblicano", questo almeno al momento il nome scelto, per un'alleanza di cui però si fatica a intravedere confini e protagonisti.
Probabilmente sta anche qui una delle ragioni per cui l'ormai ex Ministro dei Governo Renzi e Gentiloni ha deciso di rafforzare la sua presenza in rete. Aumentare cioè i canali attraverso cui veicolare questo nuovo soggetto politico che parte da un'idea di Calenda ma che sembra abbia già un leader designato. Quel Paolo Gentiloni che da primo ministro ha saputo raccogliere consensi anche in alcuni settori dell'opposizione più sensibili ai toni moderati e meno trionfalistici del predecessore.
Il successo di Calenda sui social
Quel che è certo è che il numero di followers collezionato da Calenda su Twitter - più di 83mila al momento ma in costante e rapida crescita - possono aver costituito una buona spinta a scegliere anche Facebook dove però registro linguistico e frequentatori possono rivelarsi molto diversi dal più stringato e riflessivo mondo dei cinguettii.
E chissà costringere Calenda ad abbandonare le argomentazioni complesse con cui risponde ad estimatori e critici per farlo approdare a ragionamenti meno elaborati ma di maggiore presa sul nuovo pubblico.
Dai suoi esordi su Facebook però - anche qui 17mila likes in pochi giorni - a quanto sembra di poter intuire, Calenda vuole mantenere lo stesso carattere mostrato finora: interazione massima con chi vorrà interloquire direttamente con l'uomo che, fra le altre battglie, si è reso protagonista di un'insperata risoluzione della crisi occupazionale che aveva colpito la Embraco.
Giornalisti e media sono quindi avvertiti. Seguire Calenda, che lo si stimi oppure no, è un indubbio termometro della vitalità che l'opposizione potrà rivendicare nei confronti del Paese e del nuovo Governo, che al momento viaggia sull'onda di un consenso popolare molto ampio, gran parte del quale, va detto, ha trovato proprio sui social un vasto bacino dal quale attingere. Che Calenda lo abbia capito?