Il premier italiano, Giuseppe Conte, ha replicato, con una lettera, alle affermazioni del presidente della Repubblica Ceca Andrej Babis, il quale aveva definito ''una strada per l'inferno'' l'ultima proposta italiana in merito all'immigrazione. Allo stesso tempo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso agli studenti dell'Università di Tbilisi, esprimendo il suo sostegno ad un'idea di Unione Europea unita, cooperante e, allo stesso tempo, priva di confini mentali.

La lettera di Giuseppe Conte ad Andrej Babis

Il Presidente del Consiglio ha sottolineato la positività dell'aiuto che i Paesi Ue hanno iniziato a dimostrare all'Italia, una collaborazione che l'altro giorno ha permesso di mettere in salvo la vita di 450 persone.

E nel farlo, prosegue Conte, ''non abbiamo affatto imboccato la 'strada verso l'inferno', ma piuttosto abbiamo scelto la strada maestra della legalità e della responsabilità condivisa'. Il premier si ritiene molto soddisfatto riguardo al cambio di prospettiva intrapreso dall'Unione, che finalmente sta dando luce ad una strategia strutturata e concreta che tenga conto della realtà del fenomeno migratorio e delle sfide che implica. Inoltre, ha precisato che si tratta di una delicata questione che non riguarda solo il presente, ma che necessita anche di un piano per il futuro, che salvaguardi sia la situazione sul suolo europeo che le condizioni socio-economiche dei Paesi da cui i richiedenti asili fuggono.

Un ''approccio meramente nazionale'' non può funzionare secondo Conte, poiché i flussi migratori costituiscono fenomeni epocali riguardanti tutto il globo. ''La proposta italiana'', ha concluso il premier, ''non propone un'irrealistica apertura delle frontiere, né tanto meno contempla un'accoglienza indiscriminata'', bensì, l'obiettivo dell'Italia è quello di rendere l'Unione Europea partecipe all'interno delle discussioni in merito ai migranti, collaborando insieme per contrastare la migrazione illegale e tutelare chi ha diritto alla protezione umanitaria.

Infine, il premier italiano si dice disposto a ricevere il presidente Babis a Roma, per confrontare i propri punti di vista e approfondire la questione.

Sergio Mattarella all'università di Tbilisi

Sullo stesso tema si è espresso anche il Presidente della Repubblica Mattarella, mentre si trovava presso l'Università Statale di Tbilisi, in Georgia.

Durante il suo discorso, Mattarella ha espresso la sua fiducia nei confronti della collaborazione tra gli Stati dell'Unione Europea, un'istituzione che ancora oggi ''mantiene il fascino di un progetto unico per slancio ideale e per concretezza''. E ancora più fiducioso è nei giovani e nella cultura, che ''rivestono un ruolo cruciale'' nella percezione dell'Unione stessa, dei suoi confini, dell'identità dei suoi popoli e dell'integrazione. ''Sono i ragazzi dell'Erasmus a rappresentare la speranza di un Europa 2.0, senza confini, nè materiali nè mentali'', ha detto il Presidente.