La nave Diciotti è ancora lì. Ferma sul molo di levante del Porto di Catania in attesa di ricevere da Salvini indicazioni sul da farsi. Tutto intorno cresce intanto la tensione Politica e sociale per una vicenda che sta assumendo di giorno in giorno i contorni di un caso politico dai risvolti decisamente complicati. Se ieri, per la nave Diciotti era stato il giorno della magistratura con l'accesso a bordo del Procuratore di Catania Patronaggio, dello scontro a distanza tra Fico e il Ministro degli Interni, del Salvini contro tutti che da Facebook avvertiva che non si sarebbe mossa foglia senza il suo consenso, questo giovedì si è chiuso lasciandosi alle spalle ore non meno difficili.
La mattinata era stata aperta da un'intervista del Procuratore di Catania che ha parlato di situazione sotto controllo ma molto critica, con diversi casi di scabbia fra i migranti.
La nave Diciotti diventa un caso di scontro
Il fronte si è quindi ampliato con la presenza a Catania di numerosi esponenti politici dell'opposizione - tra cui la ex Presidente della Camera Laura Boldrini - e manifestanti.
La tensione è salita alle stelle quando la polizia è intervenuta per bloccare l'accesso all'area antistante quella di ormeggio della Diciotti e successivamente quando un gruppo di manifestanti ha provato ad interdire la marcia ai mezzi di polizia. La situazione non sembra destinata a placarsi perché restano irrisolti i principali nodi sul tavolo.
Dopo che ieri si era acceso uno spiraglio con l'intervento della commissaria Tove Ernst che garantiva il massimo impegno comunitario per consentire lo sblocco della situazione, in serata è arrivato il duro intervento del Vicepresidente del Consiglio Di Maio che avverte : ' se l'UE domani non decide non daremo più soldi '. Il riferimento è alla riunione straordinaria che si terrà venerdì e che vedrà la presenza di funzionari e tecnici per cercare di trovare una soluzione al complicato rompicapo della questione relativa al ricollocamento dei migranti sbarcati.
L'opera di mediazione in Europa è affidata al Ministro degli Esteri Moavero che sta cercando sponde nei vari Governi dell'Ue per uscire dall'angolo in cui si trova al momento, mentre resta nell'ombra il Quirinale. Se in occasione dell'ultimo braccio di ferro di una quarantina di giorni fa era stata proprio una telefonata del Presidente Mattarella al Premier Conte a consentire l'attracco proprio della Diciotti questa volta l'orientamento, almeno al momento, è quello di mantenere un profilo meno "interventista" e più defilato per evitare di accentuare i toni del confronto istituzionale.
Il Capitano della Diciotti "Ordini da facebook'
Intanto a rendere il quadro ancora più delicato ci ha pensato il Comandante della Diciotti che in un racconto al Deputato radicale Riccardo Magi ha rivelato che sulla nave non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale.
La sostanza, al di là delle forme non cambia, visto che la Diciotti è tuttora in quarantena - le condizioni sanitarie sono certamente molto precarie considerata la presenza di diversi uomini colpiti dalla scabbia - e il divieto di sbarco resta l'unica cosa per il momento certa in un quadro che di ora in ora acquista nuovi tasselli che paiono di difficile incastro tenuto conto della fermezza del Ministro Salvini che non sembra intenzionato a cedere se non in presenza di un segnale forte da parte dell'Ue.