E' da giorni l'argomento politico principale quello della nave Diciotti, il pattugliatore della Guardia Costiera Italiana attraccato - ormai da cinque giorni - al porto di Catania con a bordo ben 137 migranti. Finalmente la situazione si è risolta e i profughi, nella notte, hanno messo piede sulla terraferma: ora per loro è stata allestita un'area di ricovero nell'ex caserma Gasparro di Messina, dove al momento sono ospitati. Sul caso il procuratore generale della Procura della Repubblica presso il tribunale di Agrigento (Sicilia), Dottor Luigi Patronaggio, ha aperto un fascicolo d'inchiesta, prima contro ignoti, poi iscrivendo nel registro degli indagati il ministro degli Interni, onorevole Matteo Salvini, e il suo capo di gabinetto, il prefetto Matteo Piantedosi.

Le presunte ipotesi di reato imputate al capo del Viminale sono: abuso d'ufficio, arresto illegale e sequestro di persona.

La reazione del ministro

Il Ministro Salvini ha appreso la notizia di essere stato ufficialmente indagato mentre si trovava a Pinzolo, in provincia di Trento, per un comizio politico. Dalla Val Rendana il leader della Lega, all'inizio del suo discorso, ribatte: "I giudici possono arrestare me, ma non sessanta milioni di cittadini italiani e la loro voglia. E' assurdo e vergognoso indagare un ministro della Repubblica perché difende la sicurezza del suo Paese, mentre per il disastro del crollo del ponte Morandi di Genova, che ha causato la morte di ben 43 vite umane, non vi è ancora nessuno iscritto nel registro degli indagati".

Il tribunale dei Ministri

Adesso, le accuse mosse al Ministro Salvini non potranno più essere approfondite dalla magistratura ordinaria, bensì dovranno essere giudicate e valutate dal competente tribunale dei ministri, istituito presso la Procura della Repubblica di Palermo. Il tribunale dei ministri è una corte specializzata, un collegio speciale di magistrati che si occupa dei reati commessi dai membri del Governo nell'esercizio delle proprie funzioni.

Esso è composto da sei membri (tre effettivi e tre supplenti), sorteggiati tra i giudici in servizio presso i tribunali del distretto di competenza con almeno 5 anni di qualifica di magistrato di tribunale o mansione superiore. Si tratta di una particolare procedura prevista dalla legge costituzionale numero 1 del 1989 che garantisce l'immunità parlamentare ai membri delle due camere e del Governo.

Ove mai il tribunale dei ministri dovesse riscontrare una condotta criminale nel comportamento di Salvini, la magistratura dovrà, poi, ottenere l'autorizzazione a procedere dalla rispettiva camera di appartenenza del ministro (ovvero il Senato), così come previsto dall’articolo 96 della Carta Costituzionale Italiana.