Roberto Saviano torna all'attacco contro il titolare del Viminale non usando mezzi termini, ma sferrando una pesante bordata per la gestione della vicenda Diciotti. 'È un atto criminale tenere i migranti sulla nave (Diciotti ndr) in questo modo', ha detto lo scrittore napoletano da Riace, dove si trovava per un incontro con il primo cittadino della cittadina calabrese.

Saviano: 'Salvini deve capire che è Ministro'

Lo scontro fra l'autore di Gomorra e il Segretario della Lega va avanti ormai da diverso tempo e si è decisamente acuito da quando è diventato Ministro degli Interni Salvini.

Facebook e Twitter sono diventati il terreno privilegiato di innumerevoli tweet e post che i due si scambiano a vicenda, in un crescendo di accuse e invettive che spesso sono sfociate in vere e proprie offese personali. 'Spero - ha auspicato fra l'altro Saviano a proposito dei migranti ancora a bordo della Diciotti - che le forze dell'ordine chiedano lo sbarco '.

A farsi indirettamente portatrice di questa richiesta ci ha pensato la Guardia Costiera che dalla nave Diciotti, da nove giorni ormai ormeggiata a Catania, che ha chiesto di far scendere i migranti. Non va infatti dimenticato che oltre ai 150 migranti rimasti a bordo dell'unità navale italiana resta ancora l'equipaggio, costretto, come ovvio, a subire la decisione presa dal Viminale.

Saviano: 'Dobbiamo invitare a boicottare gli ordini del Viminale'

Del'incostituzionalità della posizione di Salvini è convinto Roberto Saviano, che ritiene necessaria l'insubordinazione alle richieste del Ministro degli Interni. Sotto questo profilo, lo scrittore campano, non esita a definire 'eversive' le posizioni di Salvini.

Intanto, nella serata di ieri sembra essersi aperta una prima breccia nel muro eretto dal Viminale. Salvini infatti, dai microfoni di Radiouno ha detto di essere pronto a valutare l'ipotesi di un riconoscimento preventivo dei migranti a bordo della nave, prima dello sbarco quindi, per autorizzare la loro discesa sulla terraferma.

Un'ipotesi di lavoro al momento, che sta però prendendo corpo sempre di più nelle ultime ore, e che si configura come la soluzione per uscire dall'impasse in cui ci si trova. Se così sarà, ben presto potrebbe essere messo definitivamente un punto fermo ad una vicenda che indubbiamente lascerà degli strascichi sia sul piano interno che su quello internazionale.

Su quest'ultimo fronte, in particolare, si è dovuto prendere atto della sostanziale indifferenza europea alle richieste di Salvini e dell'Italia, che resta, a tutti gli effetti, l'avamposto in prima linea alle ondate migratorie che, per quanto diminuite, non sembrano affatto destinate a finire.