Il 9 ottobre del 1967 veniva ucciso in Bolivia Ernesto Guevara detto il ‘Che’, leader indiscusso della rivoluzione comunista cubana insieme a Fidel Castro. Martedì 9 ottobre 2008 si è celebrato il 41esimo anniversario della morte del rivoluzionario argentino ma, in maniera abbastanza inaspettata, le celebrazioni non sono venute solo da sinistra. Ad omaggiare il Che con un ricordo molto partecipato è stata anche la sezione romana del movimento giovanile Gioventù Nazionale, legato al partito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Gli ex missini, insomma.
Quelli che ai tempi di Giorgio Almirante si chiamavano ancora fascisti. Ebbene, sul profilo Facebook di Gioventù Nazionale Roma è apparsa l’immagine dell’odiato-amato comunista, con tanto di citazione: “E se vale la pena rischiare io mi gioco anche l’ultimo frammento di cuore”. L’iniziativa ha ovviamente alzato un vespaio di polemiche e spaccato in due la base.
Le reazioni al post in onore di Che Guevara
Anche se la pagina Fb di Gioventù Nazionale Roma conta poche centinaia di simpatizzanti, sono stati innumerevoli i commenti, per lo più negativi, all’iniziativa dei suoi gestori. “Non ho capito bene, siete di Destra e esaltate Che Guevara?”, si chiede polemicamente Marco B. “Francamente queste scempiaggini potreste risparmiarvele - sentenzia invece senza appello Francesco L.
- Un assassino comunista anche per gioco o provocazione in una pagina di un movimento giovanile di destra, è l’idea più stupida mai avuta”. Alessandro M. punta invece a provocare cercando di colpire al cuore (nero): “Ora i piccoli fascistelli, non avendo alcun esempio da mitizzare tra le loro fila di inutili criminali, s'impossessano anche dei simboli altrui?
Quanta inutilità”. Giuseppe D. B., al contrario, decide di usare l’arma dell’ironia: “Sembra di stare sulla pagina di Hipster Democratici HD”. Ma la lista di critiche e improperi risulta lunghissima.
CasaPound difende l’iniziativa: ‘Rispetto per il nemico Che Guevara’
La difesa della quantomeno improvvida iniziativa dei giovani meloniani arriva da dove meno ce lo si potrebbe aspettare.
Sono infatti i 'camerati' di casapound, con un articolo pubblicato sulla loro rivista di riferimento Il Primato Nazionale, a rendere l’onore delle armi al “nemico” comunista. Il pezzo, scritto sulla edizione online del giornale, ilprimatonazionale.it e firmato da Carlomanno Adinolfi, si intitola ‘Né appropriazione, né sdegno reazionario. Semplice rispetto per il nemico Che Guevara’. La tesi del corsivista del movimento guidato da Simone Di Stefano si sviluppa intorno a una domanda: “Sono peggio quelli che fanno il poster sul Che o quelli che li criticano?”. La risposta è chiara: “A noi piace anche il Che, lo abbiamo omaggiato più volte, ma solo come nemico e abbiamo sempre aborrito il discorso ‘era uno di noi’.
Un combattente che di certo ha generato un certo fascino anche a destra”. La critica rivolta da CasaPound ai giovani di Fd’I, però, è che questi ultimi omaggiano Che Guevara in nome di personaggi come Winston Churchill o Lindon Johnson, senza avere il coraggio di citare Benito Mussolini o altri ‘eroi’ fascisti. Insomma, una dimostrazione di “becero reazionarismo da partitino liberale pre anni ‘20”.