Nei giorni scorsi sono arrivate delle bocciature riguardo al Def. Da più fronti sono pervenuti giudizi negativi sulla manovra del Governo, che ha conseguentemente influenzato l’opinione dei cittadini. Inizialmente è stata Bankitalia, poi è toccato all’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Quest’ultimo ha reputato troppo ottimistiche le stime sul Pil, con Luigi Di Maio che ha prontamente contrattaccato e dichiarato di essere intenzionato a tirare dritto per la sua strada. Questi recenti avvenimenti hanno così condizionato i Sondaggi politici, che mostrano già qualche scricchiolio per l’asse Lega-M5S a pochi giorni di distanza.
A riscontrarli è l’istituto Noto, secondo cui c’è stata una perdita dell’1% per il partito di Matteo Salvini, sceso al 33%, mentre il movimento pentastellato ha lasciato per strada lo 0,5% ed ora si attesta al 27,5%. Nel complesso, le forze giallo-verdi raccolgono il 60,5% e, nonostante questa flessione, raccolgono ben il 10,1% in più rispetto alle scorse elezioni politiche.
Istituto NOTO: intenzioni di voto ai partiti
Oltre ad aver riportato le intenzioni di voto per Lega e M5S, l’istituto NOTO ha mostrato anche i consensi nei confronti degli altri partiti. Nell’area di centrosinistra abbiamo il Partito Democratico con il 16%, mentre Più Europa raccoglie il 2%. Le altre liste sono attestate allo 0,5%.
Nell’area di centrodestra, invece, troviamo Forza Italia con il 9%, mentre FdI e Noi con l’Italia ottengono rispettivamente il 3,5% e lo 0,4%. Al di fuori di questi schieramenti ci sono Liberi e Uguali con il 3% e Potere al Popolo con il 2%. I restanti partiti raccolgono il 3,1%. Prima di lasciarvi, vi riportiamo anche i sondaggi elettorali di SWG, che riscontra anch’esso una perdita di consensi per i partiti al Governo.
SWG: bocciatura Def penalizza l’area di Governo
La Lega è scesa al 31%, registrando un calo dell’1,2%. In perdita anche il Movimento 5 Stelle (-0,8%), che si porta al 29%. A beneficiarne sono gli inseguitori. Primo su tutti il PD (+1,5%), che si attesta al 17,2%. Resta ben lontano dai fasti di un tempo, ma potrebbe risalire la china dopo un lungo periodo di crisi.
Lo stesso prova a fare FI (+1%), che si porta all’8,3%. Non recupera terreno Fratelli d’Italia (-0,5%), che scivola al 3,5%, mentre Più Europa incrementa leggermente il suo bottino (+0,1%), salendo al 2,7%. Si prosegue con LeU al 2,3% (-0,1%) e Potere al Popolo al 2,1% (=). Gli altri partiti sono attestati al 3,9% (=).