Tra le voci che si sono levate a difesa del sindaco di Riace Domenico Lucano (detto Mimmo), da ieri agli arresti domiciliari, e del modello di accoglienza dei migranti da lui inventato (il cosiddetto modello Riace), una delle più dure è certamente quella di Roberto Saviano, giornalista e scrittore che, su Repubblica, ha definito un 'peccato di umanità' le azioni di Lucano.

A Mimmo Lucano, dopo quasi un anno di indagini, vengono contestati due reati: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed affidamento fraudolento della gestione della raccolta rifiuti a due cooperative locali, senza esser passato attraverso le dovute procedure.

Saviano pone l'accento sul fatto che mai (la parola 'mai' è ripetuta due volte) nell'inchiesta si legge che Lucano abbia agito per qualche personale interesse. Non solo: secondo Saviano, in sostanza, in un Paese dove sono in vigore leggi inique, la disobbedienza civile, praticata da Lucano, sarebbe l'unico vero modo di far Politica.

Saviano a muso duro contro la Bossi-Fini

Su quali siano le leggi inique in vigore oggi in Italia, Saviano è tutt'altro che generico. Il giornalista si scaglia contro la Bossi-Fini, da lui definita un frutto amaro del berlusconismo, che nessun governo ha poi avuto la volontà di cambiare. Insieme alla Fini-Giovanardi, ricorda Saviano, quella legge ha contribuito a trasformare l'Italia in uno Stato di polizia, con le carceri piene di immigrati e tossicodipendenti, mentre l'attenzione dei cittadini viene sviata dalla grande criminalità: ecco perché si spaccia per un problema la politica di accoglienza di Mimmo Lucano, in una terra investita da corruzione e narcotraffico come la Calabria.

Saviano attacca Salvini e cita Brecht

Tra gli attuali governanti, il bersaglio principale di Saviano è, ancora una volta, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, di cui viene ricordata l'espressione 'bonificare', usata per indicare esseri umani, che andrebbero cacciati da determinati quartieri. Secondo Saviano, tutte le persone hanno diritto di vivere in una condizione sociale pacifica e nessun ministro deve avere il potere di indicare indirizzi civici da 'bonificare'.

Poi, l'affondo più duro, col paragone tra Lucano, che si vuol far diventare colpevole agli occhi dell'opinione pubblica, mentre non dovrebbe esser ritenuto tale chi è accusato di sequestro di persone innocenti e del furto di quasi 50 milioni di euro (ovvio il riferimento a Salvini e alle vicende nave Diciotti e fondi della Lega).

In conclusione, Saviano cita Bertold Brecht per difendere con ardore la disobbedienza civile: 'Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere'.