Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in un tweet l'intenzione di approvare, nel Consiglio dei ministri di martedì, il 'codice rosso' per contrastare la violenza nei confronti delle donne. Anche dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è giunto un appello alle donne affinchè denuncino sempre la bestia che sta loro accanto, poichè un uomo che utilizza la propria forza fisica per prevaricare un'altra persona non può nemmeno definirsi tale. L'approvazione del disegno di legge, già presentato con la ministra Giulia Bongiorno e l'attrice Michelle Hunziker, dovrebbe rappresentare un incentivo ed un aiuto a tutte quelle donne che, appunto, scelgano di denunciare le violenze subite.

Violenza sulle donne: ecco cosa prevede il 'codice rosso'

Esattamente come accade al pronto soccorso per i casi più gravi, alle denunce provenienti da donne per alcuni tipi di reato (come maltrattamenti, atti persecutori o violenza sessuale) verrà applicato un 'codice rosso', che in pratica si tradurrà in una sorta di corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini.

La denuncia arriverà immediatamente al pm e questi dovrà sentire la donna che l'ha effettuata entro un massimo di tre giorni, mentre la polizia giudiziaria dovrà svolgere le indagini in maniera prioritaria. Con questo provvedimento, scrive il premier Conte, si dimostrerà che lo Stato italiano è dalla parte delle donne.

Alcuni dati presentati dal ministro Bonafede

Quanto un provvedimento del genere sia necessario lo dimostrano, con cruda semplicità, alcuni dati presentati via Facebook dal ministro Alfonso Bonafede. I femminicidi sono mediamente 150 ogni anno, dunque quasi uno ogni due giorni. Forse ancora più impressionante è rilevare come, considerando tutti gli omicidi di donne, l'85% di essi sia classificabile come femminicidio e sia avvenuto nell'ambito della famiglia o di una più o meno stabile relazione sentimentale.

Altissimo anche il numero delle sentenze definitive per violenza sessuale (2018) e per stalking (1827) nel corso dell'anno 2017. Questi numeri, già di per sè indegni di qualunque Paese civile, sono comunque molto lontani dal descrivere il fenomeno della violenza contro le donne nella sua completezza: secondo le statistiche, infatti, moltissime donne (addirittura 9 su 10) non denunciano quanto subito, soprattutto se la violenza si consuma tra le mura di casa.