La ricetta per far crescere l'economia italiana, secondo Luigi Di Maio sarebbe quella di 'investire sul sorriso degli italiani'. Il vicepresidente del Consiglio ha dichiarato la sua personale visione su quella che dovrebbe essere la via da seguire per far salire, economicamente parlando, l'Italia di livello. Per metterci sulla stessa scia delle altre nazione europee il Governo, secondo il vicepremier, dovrebbe investire sulla felicità dei cittadini. Si dovrebbe puntare sulla voglia di vivere serenamente e di conseguenza puntare sulla volontà di spendere, in modo da dare far risollevare l'economia.
'Se torna il sorriso l'economia si rimette in Moto', ha spiegato Di Maio che avrebbe trovato dunque la sua personale formula per uscire da un periodo di lenta crescita.
La risposta di Martina a Di Maio
Le esternazioni di Di Maio hanno però trovato la pronta reazione di alcuni esponenti politici. Uno di questi è stato Maurizio Martina, segretario del PD, il quale su Twitter ha cosi postato: 'Investiamo sul sorriso dice Di Maio'. Un'esternazione scherzosa seguita da un ironico: 'Siamo alle comiche'. Martina pare non aver mandato giù le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio. Il segretario Dem ha precisato che dopo la convinzione della ministra Lezzi, che credeva come il Pil in crescita dipendesse dai condizionatori accesi, quella di Di Maio può essere considerata l'ennesima lectio magistralis economica.
Sul finire del post Martina ha scritto ironizzando: 'Di Maio l'avrà studiato all'università della felicità'.
'Investiamo sul sorriso' dice di Di Maio. Siamo davvero alle comiche ma di mezzo purtroppo c’è l’Italia
— Maurizio Martina (@maumartina) 3 ottobre 2018
Di Maio e il reddito di cittadinanza
La dichiarazione sulla 'ricetta per far crescere l'Italia' non è stata l'unica rilasciata da Di Maio.
Il vicepresidente del Consiglio ha infatti parlato anche dell'argomento 'reddito di cittadinanza'. Riferendosi alla novità Di Maio ha riferito che il reddito sarà erogato su una carta cosi da essere tracciabile per evitare che i fondi vengano spesi in modo 'immorale'. Il ministro del Lavoro ha precisato inoltre che tale manovra è destinata a garantire la sopravvivenza minima di ciascun individuo.
I fondi sulla carta non potranno dunque essere spesi per beni futili, come ad esempio le sigarette, i gratta e vinci o qualsiasi altra cosa non rientri fra i beni di prima necessità. L'obiettivo del Governo sarebbe dunque quello di rimettere in moto l'economia italiana anche attraverso il provvedimento che verrà inserito nella manovra.