Accordo trovato sulle misure in materia previdenziale più volte sbandierate dal Governo Lega-stellato: dopo una lunga trattativa che ha visto il Premier Conte impegnato per molte settimane, il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha annunciato che non ci sarà nessuna procedura per debito contro l'Italia.
Dombrovskis: 'Non è la soluzione ideale'
Per il commissario europeo, però, la soluzione adottata dal Governo giallo-verde non sarebbe quella ideale anche se o stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è riuscito a far quadrare i conti sul rapporto deficit/ Pil: dall'iniziale 2,4 % previsto dalla nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, il deficit ha raggiunto quota 2,04%.
"La soluzione sul tavolo non è quella ideale, non dà una soluzione a lungo termine per i problemi economici degli italiani. Reddito di cittadinanza e Quota 100 saranno ritardati", ha spiegato il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis il quale sembrerebbe favorevole ad andare incontro all'Italia evitando l'avvio della preoccupante procedura d'infrazione contro l'Italia.
Tuttavia, il Premier Conte ha preferito confermare che le due misure come quota 100 e reddito di cittadinanza non subiranno nessuno slittamento e con il sistema delle finestre mobili il pensionamento anticipato avverrà con un leggero ritardo anche per garantire maggiori risparmi per le casse statali. Lo stesso Conte, infatti, ha aggiunto che non ci saranno tagli preoccupanti sulle due misure-chiave della nuova Legge di Stabilità 2019 spiegando che la Quota 100 partirà a febbraio mentre il cosiddetto reddito di cittadinanza potrà essere erogato a partire dal prossimo marzo.
Circa 7,1 miliardi stanziati per il reddito di cittadinanza; 4,7 mld per Quota 100
Come riporta "Sky tg24", al reddito ddi cittadinanza sbandierato dai grillini saranno destinati circa 7,1 miliardi a fronte dei 9 miliardi stanziati dalla nuova manovra finanziaria di cui un miliardo sarà utilizzato per il ridimensionamento dei centri per l'impiego.
Il numero stimato dei potenziali beneficiari è pari 5 milioni che a partire da marzo potranno erogare l'assegno dei 780 euro mensili che sarà finanziato per 9 mesi anziché 12. Ulteriore sforbiciata anche alla Quota 100 per la quale sono stati destinati circa 4,7 miliardi di euro rispetto ai 6,7 miliardi messi a Bilancio. Tuttavia, la misura partirà a febbraio in via sperimentale fino al 2020 per poi lasciare spazio al sistema del pensionamento anticipato con 41 anni di anzianità contributiva.