Vittorio Feltri non è mai stato tenero nei confronti del Movimento Cinque Stelle. Il suo giudizio nei confronti dei grillini è sempre stato piuttosto tranciante, in senso negativo. Adesso, però, il direttore di Libero se la prende anche con Matteo Salvini. Evidentemente nel ministro dell'Interno riponeva una certa fiducia, tradita però dal più che probabile taglio dei finanziamenti all'editoria. Un'eventualità su cui Feltri si è espresso in maniera piuttosto netta, nel corso di un'intervista rilasciata all'Adnkronos. E, come è nel suo stile, non c'è stato spazio per giri di parole o giudizi lasciati a metà.

Vittorio Feltri manifesta il suo dissenso verso i tagli ai giornali

Quella di eliminare o quantomeno limitare i finanziamenti ai giornali è, da sempre, una battaglia che fa parte delle missioni di cui si è auto-incaricato il Movimento Cinque Stelle. L'idea sarebbe quella di troncare il flusso di denaro verso l'informazione e consegnarla al libero mercato. Una possibilità che non riscontra il parere favorevole di Vittorio Feltri che fa esempi abbastanza chiari per spiegare la situazione."Se noi andiamo sul libero mercato - tuona Feltri - non vedo perché non debbano farlo la Rai, gli enti lirici, il teatro, l'Anpi e tutti quegli enti che vengono sovvenzionati dallo Stato". Secondo il direttore sarebbe opportuno che la scelta sia, pertanto, uguale per tutti.

Qualcuno sostiene che si tratterebbe di scelte finalizzate a mettere a tacere il dissenso, la risposta di uno dei decani del giornalismo italiano fa riflettere: "Il sospetto viene, ma non mi piace teorizzare sui sospetti".

La presa di posizione contro Matteo Salvini

A far rumore in maniera particolare è l'affondo nei confronti di Matteo Salvini.

Dal leader della Lega, infatti, sarebbe arrivato l'ok per i tagli all'editoria. In merito alle scelte del leader del Carroccio, Feltri preferisce essere schietto: "Non sono deluso da lui, sono inca***to nero". E, in un certo senso, considerata l'opinione che il giornalista ha dei grillini, l'attacco più diretto arriva quando sottolinea che "anche lui fa come loro".

Prosegue, dunque, il rapporto non certo facile tra il governo gialloverde e i mass media, con l'ennesima puntata di uno scontro che forse ha vissuto la sua fase più accesa nella diatriba intercorsa tra il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e la Repubblica, quotidiano non sempre tenero nei confronti dell'esecutivo.