Si riaccendono le speranze dei sempre consumatori di cannabis presenti sul territorio italiano. Un nuovo disegno di legge, il cui scopo è dichiaratamente quello di legalizzare la coltivazione e regolamentare il commercio della suddetta pianta e dei suoi derivati, è stato infatti presentato oggi in Senato dal senatore cinquestelle Matteo Mantero.

I punti fondamentali del DDL

Sono sostanzialmente tre i punti fondamentali della proposta di legge, che in queste ore sta occupando le pagine di numerosissime testate giornalistiche on line:

- Dare il consenso alla coltivazione domestica della cannabis, fino a tre piante, a condizione che il consumatore/coltivatore faccia una comunicazione preventiva alla Prefettura competente sul suo territorio.

La coltivazione potrà essere registrata sia a titolo individuale che collettivo. Nella seconda ipotesi possono essere coinvolte fino a 30 persone.

- Consentire il possesso delle inflorescenze della cannabis (marijuana) entro certo limiti, attualmente quantificati dal DDL in 15 grammi in casa e 5 fuori dalle mura domestiche, nonché regolamentare l'uso della cosiddetta cannabis light, tutt'ora venduta con la formula, a dir poco inadatta, dell'utilizzo "tecnico".

- Disciplinare le condotte illecite, stabilendo una demarcazione netta tra droghe pesanti e droghe leggere, con conseguente diversificazione delle pene rispetto a quelle attualmente in vigore.

Mantero ricorda: 'Anche la Direzione Nazionale Antimafia è favorevole alla legalizzazione'

Il senatore Mantero ha tenuto a sottolineare come, nel recente passato, anche la Direzione Nazionale Antimafia si sia espressa senza mezzi termini a favore della legalizzazione. Queste le sue parole: "Oggi le organizzazioni criminali controllano il commercio di qualsiasi sostanza illecita.

Anche la Direzione Nazionale Antimafia, a più riprese, sia nel nel 2016 che nel 2017, ha espresso nella sua relazione annuale parere favorevole nei confronti della legalizzazione, prendendo atto, sulla base dei numeri, del fallimento delle politiche proibizioniste".

Si riaccende la speranza dei consumatori italiani

La notizia è stata sostanzialmente accolta con entusiasmo da parte dei tanti che in Italia ormai da anni chiedono a gran voce la legalizzazione, come testimoniato da numerosi post presenti on line e dai relativi commenti degli utenti sia su pagina a tema, che ormai da anni hanno sposato la causa, sia su diverse autorevoli testate giornalistiche.