Torna a far discutere uno dei temi più sentiti degli ultimi anni: legalizzare si o no? Ma, soprattutto, sin dove spingersi? Stamattina il senatore pentastellato, Mantero, ha presentato in Senato una nuova proposta che potrebbe realizzare il sogno di molti italiani: coltivare cannabis in casa. Il DDL, infatti, prevede la possibilità di autocoltivare tre piante femmine e quella di detenere fino a 15 grammi di canapa presso il proprio domicilio e 5 grammi fuori da esso.
Disegno di legge contro le mafie e antiproibizionista
La proposta in realtà non dovrebbe meravigliare, considerando che già da diverso tempo circa il 70% degli Italiani si è dichiarato favorevole alla legalizzazione e che sull'ondata di queste spinte liberiste, provenienti soprattutto da ambienti dove l’assunzione di marijuana e dei sui derivati è vista di aiuto per calmare i sintomi dei pazienti affetti da SLA e Sclerosi Multipla, siano nati numerosi "canapa shop" dove, i maggiorenni, possono acquistare erba legale il cui livello di THC non supera l’1%.
Con l'approvazione della proposta fatta da Mantero questa condizione potrebbe venir meno, considerando che la coltivazione autodidatta non garantirebbe i livelli legali di THC ma, soprattutto, non andrebbe a risolvere le grandi e gravi questioni legate al consumo di droga sempre più in continua espansione soprattutto tra i giovani.
In Italia i sostenitori della legalizzazione, forti dell’idea che il proibizionismo proposto per oltre trent’anni dalle destre ha fallito, promuovono l’introduzione di una certa libertà nell’utilizzo e nel commercio delle droghe leggere come strategia di contrasto agli introiti vertiginosi che arricchiscono sempre di più le mafie. Tuttavia, ciò che viene trascurato è il cuore del problema che soluzioni come quella proposta questa mattina non riescono a colpire: chi e come definisce cosa siano le droghe leggere?
E, soprattutto, leggere rispetto a cosa? Inoltre, come ha fatto più volte notare il procuratore Nicola Gratteri il mercato della cannabis rappresenta una realtà completamente trascurabile se paragonato a quello della cocaina che invece non verrebbe intaccato dalla legalizzazione della cannabis.
Tuttavia, volendo tralasciare la questione meramente giuridica, è bene sottolineare che l'introduzione di tale disciplina vedrebbe venir meno la disapprovazione sociale legata al consumo di droga che ogni giorno miete centinaia di vittime in tutto il mondo.