L’episodio del baciamano ricevuto da Matteo Salvini qualche giorno fa durante la sua visita nel Comune campano di Afragola, ha scatenato la reazione indignata e feroce di roberto saviano. I due, ormai è noto da tempo, si odiano reciprocamente, con tanto di dichiarazioni al vetriolo e ‘dichiarazioni di guerra’ mediatiche. Il caso del baciamano di Afragola, però, ha impressionato moltissimo l’autore di Gomorra, secondo il quale quello rappresenta un gesto di sottomissione a cui, purtroppo, la gente del Sud sarebbe abituata da secoli, spinta dalla “miseria” e dalla “ignoranza”.
Insomma, un atto di accusa, quello vergato da Saviano, non solo contro l’inviso leader della Lega, accusata di essersi accaparrata le “clientele camorriste” una volta della Dc e poi di Berlusconi. Ma anche contro gli stessi, ignavi, abitanti del Meridione d’Italia.
‘Baciamano gesto di sottomissione riservato a boss e potenti’
Roberto Saviano apre il suo editoriale-fiume, pubblicato oggi dal quotidiano Repubblica con cui collabora, spiegando che l’episodio del baciamano ricevuto da Matteo Salvini per bocca di un disoccupato di Afragola, e immortalato da decine di telecamere, svelerebbe il vero volto della Lega al Sud.
Saviano ammette di essere cresciuto in una terra, quella della Campania, dove il baciamano è sempre stato considerato un gesto normale, visto che rappresenta una “antica sintassi mafiosa”. Ma le mani che vengono baciate nel Meridione non sono solo quelle dei boss, anche quelle dei potenti e dei politici. Un gesto di totale “sottomissione”, insomma, frutto della secolare miseria e dell’ignoranza dei meridionali.
‘Il baciamano di Afragola svela il vero volto della Lega al Sud’
Il baciamano riservato a Salvini, spiega Roberto Saviano, altro non sarebbe che il “sigillo di quell’eterno voto di scambio” e del “vassallaggio latifondista” che caratterizza la vita politica e sociale del Sud. E i “nuovi feudatari” sarebbero proprio M5S e Lega.
Per quanto riguarda Matteo Salvini in particolare, lo scrittore accusa il ministro dell’Interno di essere giunto ad Afragola “da alleato della vecchia e più compromessa politica locale, ereditandone le clientele”. La prova della sua compromissione con ambienti poco puliti sarebbe la nomina di Pina Castiello a sottosegretario per il Sud. La Castiello, accusa Saviano, “per formazione politica viene dalla ‘scuola’ di Luigi Cesaro e di Nicola Cosentino” e, proprio grazie al suo apporto, “la Lega ha fatto il pieno di voti al rione Salicelle, che è la vera anima camorrista di Afragola”. Insomma, tanto per essere ancora più chiari nella sua denuncia, la Lega sarebbe diventata a tutti gli effetti “erede dei potentati democristiani, poi berlusconiani, poi del centrosinistra”, oltre che “partito rappresentativo delle clientele camorriste”.