La Lega ha presentato in Parlamento una proposta di legge affinché le radio siamo obbligate a trasmettere almeno una canzone italiana su tre. Le vivaci polemiche, anche politiche, che sono seguite alla vittoria dell’italo-egiziano Mahmood all’ultimo Festival di Sanremo, non si sono spente insieme ai riflettori dell’Ariston ma prefigurano l’accendersi di una battaglia parlamentare sulla proposta di legge leghista che intende regolamentare i palinsesti radiofonici nel senso di garantire una programmazione maggiormente orientata verso le canzoni italiane.

La proposta ha raccolto il plauso di Al Bano il quale, addirittura, auspica che l’obbligo sia portato a sette canzoni italiane su dieci.

La proposta di legge della Lega dopo la vittoria di Mahmood a Sanremo

La proposta di legge della Lega per una ‘radio sovranista’ porta la firma del deputato Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera ed ex direttore di Radio Padania. L’intento della legge, precisa Morelli, è quello di dare maggior spazio agli artisti esordienti e di tutelare la nostra tradizione in campo musicale.

Il testo della proposta prevede che le emittenti radiofoniche nazionali, sia pubbliche che private , riservino "almeno un terzo della loro programmazione giornaliera” alla canzone italiana, intesa come opera di interpreti, autori e produttori nostrani, con una distribuzione omogenea durante tutto l’arco della programmazione quotidiana.

Si precisa, inoltre, che almeno il dieci per cento della programmazione italiana dovrà essere riservata alla trasmissione di canzoni di artisti emergenti.

Secondo i dati riferiti da Morelli, attualmente la programmazione delle dieci emittenti italiane più ascoltate è composta in media di canzoni italiane per il 23%, con punte minime anche del 10%.

Una percentuale che deve ‘essere incrementata’, secondo il primo firmatario della proposta di legge leghista, per tutelare l’identità culturale del nostro paese e le persone che lavorano nel settore, al pari di quanto fa, ad esempio, la Francia, dove dal 1994 è in vigore la legge Toubon che obbliga le radio transalpine a trasmettere musica francese almeno per il 40% della programmazione quotidiana.

Prevista anche una sanzione per le emittenti che dovessere trasgredire alla regola, per le quali si dispone la sospensione delle trasmissioni per un periodo che può andare da otto a trenta giorni.

Al Bano rilancia: “Almeno sette su dieci”

La proposta della Lega ha raccolto il consenso di Al Bano, uno dei più rappresentativi esponenti della tradizione melodica italiana, e per il quale “Una su tre è anche poco”. Secondo il cantante pugliese, infatti, bisognerebbe arrivare ad “almeno 7 su 10” e tutelare maggiormente, anche in occasione di manifestazioni come il Festival di Sanremo, la matrice melodica della canzone italiana che è conosciuta in tutto il mondo ed è portatrice di pace e serenità.